"Mi hanno insegnato che le parole se le porta via il vento".
Massimo Paganin introduce così l'argomento
Romelu Lukaku, protagonista di un addio a sorpresa all'Inter dopo le numerose dichiarazioni d'amore: "Purtroppo, anche se vengono fatte delle promesse o delle dichiarazioni importanti, possono subentrare delle dinamiche che possono cambiare totalmente le carte in tavola, e così è stato per Lukaku - spiega a
SuperNews -. Nel calcio di oggi, purtroppo, difficilmente ci si può legare ad un club. Credo che nel caso di Lukaku ci sia stato un vantaggio reciproco per entrambe le società. In particolare, l’Inter con la cessione dell’attaccante belga ha potuto fare altri acquisti importanti e acquisire/investire soldi in un momento economico delicato, non solo per la società nerazzurra, ma per il calcio italiano in generale. E’ difficile competere con le società inglesi, che hanno introiti televisivi che sono quasi quattro volte quelli del nostro campionato, e che hanno un potere di spesa così elevato. L’Inter ha fatto una scelta dettata dalla portata dell’offerta: in un caso del genere, nessun giocatore è più indispensabile, soprattutto in un contesto di momentanea difficoltà societaria".
Un passaggio anche su
Joaquin Correa: "Credo sia un ottimo giocatore. Si è presentato bene con la doppietta all’esordio, e non deve fermarsi, perché ci si aspetta molto da lui e credo che abbia ancora molto da dare alla squadra. L’argentino è stato un acquisto importante perché consente ad Inzaghi di lavorare su più fronti e di adottare soluzioni diverse in attacco. Questo è un grande vantaggio, dal momento che l’Inter giocherà tre differenti competizioni: più giocatori con caratteristiche differenti saranno a disposizione, più Inzaghi potrà proporre strategie e soluzioni offensive diverse in partite che possono risultare complicate".