.

Palazzi: "Kovacic fortissimo, studio Kuz. La Serie A..."

di Christian Liotta

Si confessa ai microfoni di calciomercato.com Andrea Palazzi, giovane centrocampista della Primavera dell'Inter di Stefano Vecchi. Il classe 1996, che ha avuto anche l'onore di debuttare con la prima squadra in Europa League contro il Saint-Etienne, parte dai prossimi appuntamenti che attendono la squadra: "Ci aspettano innanzitutto tre partite fondamentali in campionato. La trasferta a Lanciano è insidiosa perchè sono ultimi e hanno un disperato bisogno di fare punti e poi affronteremo in fila Udinese e Atalanta che sono due formazioni forti e che sognano di poter centrare i playoff. Dobbiamo fare 9 punti per poi concentrarci sul Viareggio che vogliamo vincere a tutti i costi. Io voglio continuare a fare bene e migliorarmi costantemente".

Sull'effettiva competitività del campionato Primavera aggiunge: "Sicuramente c'è una grande differenza fra il Campionato Primavera e la Serie A. Anche nelle gare che ho disputato con la prima squadra l'ho potuto notare, il nostro campionato è un po' indietro da questo punto di vista. Giocando contro il Saint Etienne in Europa League, contro il Paris Saint Germain in amichevole, ma anche solo nell'amichevole appena disputata contro la Pro Vercelli, che è una squadra di Serie B, si è sentita molto la differenza". Ma Palazzi si sente già pronto per la A? "Non so se sono già pronto per un salto in pianta stabile in prima squadra, sicuramente è un emozione costante che mi spinge a migliorarmi. Ho giocato contro una formazione importante in Europa League e contro dei veri campioni con il PSG e lo stimolo che ho è quello di crescere tanto e in fretta. Sogno di giocare nell'Inter, sono qui da quando avevo 8 anni e l'obiettivo è quello di vestire la maglia della prima squadra il prima possibile".

Quando gli viene chiesto a quale giocatore si ispira Palazzi va a colpo sicuro: "A me piace tantissimo Mateo Kovacic, è veramente fortissimo anche se io e lui siamo giocatori molto diversi, lui è più offensivo, mentre io sono un centrocampista più arretrato e di ordine. Se devo dire un giocatore che studio in allenamento è Zdravko Kuzmanovic, per come calcia anche da fermo è incredibile, ha un lancio strepitoso e gioca molto bene la palla". L'emozione più grande? "Sicuramente l'esordio ufficiale contro il Saint-Etienne. Ho lavorato tanto per coronare il sogno di vestire la maglia dell'Inter e vederlo realizzato mi ha dato grande soddisfazione. Poi ovviamente c'è stato anche il Mondiale Under 17, partecipare ad un evento così non è una cosa da tutti".

Chiosa sull'esclusione del compagno Federico Bonazzoli al recente Mondiale Under 17: "L'esclusione di Bonazzoli ai Mondiali resto convinto che sia stata solo una scelta tattica. Pensavamo di dover affrontare delle formazioni sulla carta più forti di noi e per questo, avendo impostato la squadra con un pressing costante, il suo modo di giocatore non è stato ritenuto utile". 


Altre notizie