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Palmieri: "Oggi sono considerato un giocatore importante per Spalletti. Si è fidato di me quando..."

di Filippo M. Capra

In una lunga intervista a L'Ultimo Uomo, Emerson Palmieri parla del suo rapporto con Luciano Spalletti quando ancora sedeva sulla panchina della Roma: "Tutti mi dicevano che non potevo giocare nella Roma, così mi sono seduto con Spalletti per decidere il mio futuro. Il mercato era aperto e magari potevo andare in prestito da qualche parte. Ma col mister abbiamo deciso che sarei rimasto per dimostrare il mio valore". Il tecnico di Certaldo non ha esitato a lanciarlo in prima squadra: "Si è fidato di me nel momento in cui tutti avevano perso fiducia. Se oggi sono considerato un giocatore importante lo devo a lui".

Un rapporto sincero, quello tra Emerson e Luciano, tanto che il terzino si è detto triste del suo addio: "Quando è andato via sono stato triste, è normale. Quando una persona che ti vuole bene va via ovviamente ti rende triste ma il mondo del calcio è così, ora siamo avversari". Poi un commento sulla tipologia di gioco dell'allenatore dell'Inter: "A me piace giocare semplice, veloce, leggero. Dare la palla, muovermi, sempre a uno o due tocchi, aSpalletti non piacevano i giocatori che portavano palla, e la cosa mi ha aiutato".


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