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Paolillo: "FPF, la Uefa non molla. Italiane così così"

di Christian Liotta

Ospite telefonico di Radio 24, Ernesto Paolillo, ex ad dell’Inter, offre il suo scenario in merito alla situazione finanziaria dei club europei alla luce del Fair Play Finanziario: “La Uefa terrà fermo il punto, con qualche distinguo che però non creerà sanatorie per nessuno. Le regole del FPF sono volute, ferree e continueranno ad essere implementate, tanto è vero che si cercherà di obbligare le squadre a pubblicare i propri bilanci in maniera uguale per tutti. Non sarà facile, ma il punto di partenza è quello.  Ci sono tanti club che competono con squadre come Manchester City e Paris Saint-Germain, le quali premono l’Uefa perché vengano scritte regole ferree da applicare senza eccezioni. A fianco a questo, vi è un numero di squadre che fa un altro ragionamento: non chiede deroghe ma si rende conto che con queste regole ferree vengono allontanati gli investitori dal mondo del calcio, perché investire con le regole così vorrebbe dire non competere e chi entra nel mondo del calcio entra per vincere”.

Come sono messe le italiane, da questo punto di vista? “Così così, diamo 6. Molte squadre per rispettare il Fair Play hanno sacrificato molta competitività e ci vorrà molto tempo prima che la riacquistino. Devono però avere il coraggio di investire molto sul settore giovanile, altrimenti se sperano di risalire senza acquisti importanti è impossibile. Qualche altra sta spendendo un po’ troppo e magari dovrà fare questi sacrifici nel futuro. Comunque, il panorama italiano lo vedo molto male”. 


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