Papà Inzaghi: "Simone mi chiama sempre dagli spogliatoi senza voce, un'ora dopo parlo di calcio con Pippo"
Giancarlo Inzaghi, papà di Simone e Pippo, ha parlato in zona mista al termine della presentazione del libro del figlio Simone: "Ripeto sempre quanto sia orgoglioso, lo dico volentieri anche al termine di una giornata bellissima. Oggi ho capito quanto gli sportivi siano riconoscenti ai miei figli e la gente comune apprezzi il loro comportamento, sempre composto e mai fuori dalle righe - ha detto -. Questo mi rende orgoglioso: il percorso che stanno facendo con grande umiltà, impegno e serietà".
C'è spazio anche per la ripetizione di concetti, spiegando anche qualche aneddoto: "Sono orgoglioso di loro, due ragazzi eccezionali che non si dimenticano mai della famiglia e delle persone che gli sono sempre state vicine. Prendono la vita con una certa filosofia, con la massima voglia di migliorarsi, continuamente. Alla base di tutto ci sono serietà e impegno. Forse sono quello che capisce di meno di calcio: alla fine delle partite la prima telefonata arriva da Simone, con poca voce, ogni tanto la perde perché urla. Con Filippo un'ora dopo parliamo di calcio, c'è sempre questa unione con la famiglia, questo stare vicini e insieme".
La chiosa finale ricordando il passato dei due calciatori: "Non ho mai avuto modo di fare osservazioni particolari ai miei figli quando erano giovani, gli ho solo criticato la giocata, lo stop e il gol sbagliato, per esempio Loro non mi rispoindevano, dicevano alla loro madre: 'Digli qualcosa perché oggi è pesante'."