Pardo racconta Eto'o. Partendo da un sms di Matrix...
Fonte: Sport Mediaset
Qualche giorno fa, è arrivata nelle librerie la biografia di Samuel Eto'o scritta a quattro mani con il giornalista di Mediaset Pierluigi Pardo "I piedi in Italia, il cuore in Africa". Oggi, lo stesso Pardo, in un'intervista riportata dal sito di Sport Mediaset, parla proprio dello stesso Eto'o, oltre a raccontare alcuni episodi legati al suo primo anno all'Inter.
Ecco l'intervista:
Pierluigi Pardo, dopo il successo del tuo libro "Cassano: dico tutto", una nuova autobiografia scritta a quattro mani con un campione...
Non è facile scrivere questo genere di libri in un mondo come quello del pallone. Bisogna trovare personaggi fuori dagli schemi che hanno la voglia di andare oltre il conformismo e le formalità. Cassano per un verso, Eto'o sono personaggi controcorrente.
Da quando è in Italia, anche per via di alcuni gossip sulla sua vita privata, il centravanti dell'Inter si è concesso molto poco a taccuini e telecamere. Chi è Samuel Eto'o?
E' un ragazzo che sa da dove viene ed è cosciente da dove è arrivato e vuole arrivare. Sa di essere una persona fortunata e non dimentica quando si contendeva con i cani un pezzo di pane a Nkon, sua città natale. Oggi è cosciente di essere un grande campione e soprattutto un simbolo di un intero continente.
Quanto dici è ben sintetizzato dal titolo del libro che recita: "I piedi in Italia, il cuore in Africa"...
Samuel è persona molto orgogliosa delle sue origini, molto fiero del suo essere di colore. Qui in Europa, in Spagna più che in Italia, ha dovuto confrontarsi con il fenomeno del razzismo. Ma questa sfida l'ha vinta rispondendo da campione sul campo da gioco. E sempre con il sorriso.
Nel libro c'è anche tanta Inter, molto di questo fantastico anno nel quale Eto'o e i nerazzurri hanno collezionato ben 5 trofei...
Ritengo che questo sia un libro davvero imperdibile per gli interisti. Samuel è stato il simbolo, o uno dei simboli, di questa stagione nella quale i nerazzurri hanno vinto tutto. Eto'o racconta tanti retroscena. Del suo arrivo a Milano alla trionfale cavalcata fino a Madrid.
Raccontaci qualche episodio...
Sono davvero tanti. Basti ricordare l'sms che gli scrisse Materazzi inviatandolo a raggiungerlo a Milano e nel quale profetizzò che con la maglia dell'Inter avrebbe vinto tutto. Curioso anche quanto accadde nella mitica semifinale del Nou Camp con il Barcellona, quando dovette fare il terzino per supplire all'espulsione di Motta. Per dargli coraggio Zanetti continuava a ripetergli che mancava poco al 90°. Peccato che la prima volta che glielo disse era ancora il 37' ... del primo tempo. Eto'o racconta anche quello che disse ai compagni nello spogliatoio del Santiago Bernabeu prima della finale di Champions, quando Mourinho gli diede la parola...
Eto'o è stato anche un giocatore del Real Madrid...
E' stato proprio il Real a scoprirlo in Africa ma il suo sbarco a Madrid (con i calzoni corti in pieno inverno) non gli portò fortuna. Del resto quel Real era galacticos con Raul, Seedorf, Redondo, Suker, Hierro, Mijatovic. Difficile trovare spazio per un giovane anche se talentuoso. Solo con il passaggio a Barcellona riuscì ad esprimere tutto il suo potenziale.
Che futuro vedi per Eto'o?
Ancora tanti gol che andranno ad aggiungersi ai 300 che ha già realizzato, poi un ruolo pubblico importante. Ma più che nel mondo del calcio in quello della solidarietà. Eto'o ha una sua fondazione che favorisce la scolarizzazione nel suo paese a cui devolverà anche parte del ricavato di questo libro. Lo vedrei bene come ambasciatore per l'Africa.