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Parma, i tesserati rinunciano a un mese di ingaggi. Attivo progetto di Banca Ore solidale

di Christian Liotta

Dopo la Juventus, anche il Parma comunica la decisione da parte dei propri tesserati di rinunciare a parte dei loro emolumenti, nella misura di una mensilità omnicomprensiva, alla luce dell’emergenza sanitaria che sta impedendo lo svolgimento dell’attività sportiva e causando già ora ingenti danni economici alla società. Nel comunicato emesso dal club emiliano si legge inoltre: "In attesa di capire se le condizioni sanitarie del Paese permetteranno o meno una ripresa delle attività agonistiche in questa stagione, desidera ringraziare tutti i propri tesserati per il senso di responsabilità dimostrato nella difficoltà del momento, che richiede buon senso e spirito costruttivo da parte di tutte le componenti aziendali".

In questo ambito, aggiungono i ducali, si colloca anche il progetto di “Banca Ore” solidale, attivato nelle settimane scorse e che "vede la possibilità per tutti i dipendenti non tesserati di donare ai colleghi ore di ferie e permessi, in modo da gestire a rotazione un piano ferie che sta permettendo all’azienda di non usufruire ad oggi degli ammortizzatori sociali".


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