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Pellegrini ricorda la sua Inter: "Il Trap era il migliore. Quella squadra meritava di più"

di Federico Rana

Ospite negli studi di SkySport per lo speciale sull'Inter dei record, Ernesto Pellegrini, presidente nerazzurro dal 1984 al 19995, racconta qualche ricordo sull'annata straordinaria del 1989. Molti i protagonisti dei suoi aneddoti. "Contro il Pisa in casa noi perdevamo 1-0. Io andai nello spogliatoio e dissi al mister: "Come si fa a tenere fuori uno come Mattioli?". Non volevo dare consigli al Trap, perché era il migliore. Ma vederlo in difficoltà mi dispiaceva. Matthaus mi fu consigliato: aveva il senso del gol, era un trascinatore. Uno dei miei errori è stato quello di averlo ceduto al Bayern Monaco. Dopo gli infortuni, tutti i medici lo davano per finito. E invece giocò altri 3/4 anni alla grande.Ma in generale in quell'annata feci degli investimenti importanti, come sempre credo. L'azienda andava bene, e quindi potevo investire". E continua: "Poi c'era una difesa di ferro, con Bergomi, Ferri e Mandorlini e Baresi che già giocava. Ricordo la finale di Coppa Uefa, Ferri fu un baluardo. Mi è rimasto in mente un episodio: Altobelli e Passarella che 'bisticciarono' in campo per tirare un rigore contro la Roma. Avremmo dovuto vincere di più. Almeno un altro scudetto, e forse qualcosa in più anche in Europa. Quell'anno vincemmo anche il campioanto Primavera, il 1988-89 fu un'ottima stagione. Ramon Diaz era un bravissimo ragazzo. A termine del campionato lo chiamai per comunicargli l'acquisto di Klinsmann, e che quindi sarebbe tornato alla Fiorentina. Si mise a piangere, e mi ringraziò. Pianse a dirotto, ed una lacrime scappò anche a me".

VIDEO - LO SCUDETTO DEI RECORD '88/'89: LA CAVALCATA DI UNA SQUADRA STRAORDINARIA


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