Per Pedullà oggi si decide: "Sarà il derby della svolta"
Fonte: datasport.it
Nel suo editoriale su datasport.it, Alfredo Pedullà affronta i temi del derby con originalità. E il suo pensiero in merito, seppur non troppo supportato dai diretti interessati, sembra corrispondere alla realtà.
"Sì, la svolta è qui. Milan-Inter, ha ragione Seedorf: derby DECISIVO. Capisco Galliani: vuole spegnere i fuochi e dice che – comunque vada – resterebbero sette partite. Troppo esperto e troppo furbo l’amministratore delegato rossonero per ignorare un particolare: bisogna tenersi pronti nel caso in cui Eto’o e Pazzini confezionassero un abito su misura tale da consentire il sorpasso nerazzurro.
Decisivo, dunque. Vince il Milan: va a più cinque, può permettersi di stare alla finestra e di assistere a Napoli-Lazio del mezzogiorno (e trenta) di fuoco domenicale con allegria e ottimismo. Finisce pari: al Milan, in fondo, potrebbe stare bene perché eviterebbe di essere sommerso dall’onda nerazzurra e manterrebbe due punti di vantaggio. Però, ipotesi, se il Napoli e l’Udinese consumassero un pasto completo se li ritroverebbe rispettivamente a “meno uno” e “meno quattro”. E si prospetterebbe un finale tra i più accattivanti, forse il più spettacolare e incerto degli ultimi quindici anni. Vince l’Inter: andrebbe in onda la riedizione calcistica de “Il Sorpasso”, una ventata di adrenalina e di ottimismo. Il Milan si sentirebbe piccolo, frastornato e asfissiato. Il punto di vantaggio mai come in quell’ipotetica circostanza varrebbe di più. Molto di più. Sarebbe una spinta micidiale.
Il Milan se la gioca con i contropiedisti: lo prevedo bloccato, ma (attenzione) non rinunciatario, per poi sfruttare la minima possibilità negli spazi. Tra Boateng, Robinho e Pato ci sarebbe da raccogliere qualche situazione vagante e capitalizzarla. L’Inter è nella testa e nei piedi di Eto’o, nelle doti di Pazzini, nel genio indiscutibile di Sneijder. Poi, magari, finisce che a decidere sarà uno tra Thiago Silva e Maicon, chi può metterci la mano sul fuoco?
E’ la notte di Allegri, l’allenatore che ha conquistato lo spogliatoio. E che sa di non poter sbagliare quella che ha definito, giustamente, “la partita più importante della mia giovane carriera”. Ma è anche la notte di Leonardo lo stesso che aveva detto a qualche rossonero, congedandosi, che non avrebbe più allenato. E poi se lo sono ritrovati sulla panchina dell’odiato nemico. Pollice alto verso i fotografi, mentre tre quarti di stadio lo fischierà. Sarà questo l’antipasto, poi confidiamo in un menu prelibato.
Max e Leo, tenetevi forte. Qui si fa il derby. Qui si fa (forse) lo scudetto".