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Perché David Silva? Per classe e duttilità tattica

di Alberto Casavecchia

Ieri sera vi avevamo già informato di contatti tra Branca e l'entourage di David Silva, 24enne esterno del Valencia e della nazionale spagnola di Del Bosque. Infatti il dt nerazzurro, nella giornata di ieri ha parlato con gli agenti del ragazzo, Amedeo Rengel e Julio Llorente, discutendo sui margini della trattativa. Ebbene è emerso che i valenciani chiederanno ben 30 milioni, visto che il valore di Silva è aumentato di anno in anno (questa stagione 36 presenze, 10 gol e ben 12 assist), ed il centrocampista di Arguineguìn è pronto al salto di qualità. Un salto di qualità che lui preferirebbe fare proprio in Spagna. La Liga ha le sue preferenze, giacché non vorrebbe confrontarsi con un altro tipo di calcio, motivo per il quale il Real Madrid di Josè Mourinho rimane sempre in agguato, pronto a soddisfare le richieste del ragazzo, ma se ciò non avvenisse allora la Serie A potrebbe essere la sua destinazione, giacché l'Inter è molto difficile da rifiutare. Silva corre dunque parallelamente, nelle preferenze nerazzurre, a Dirk Kuyt ed Edinson Cavani.

Lo spagnolo è un giocatore molto duttile. Nasce come esterno sinistro, quindi utilizzabile nel 4-2-3-1, modulo nerazzurro, oppure nel 4-3-3, come punta esterna. Due anni fa, nella gara dell'Europeo 2008, tra Spagna ed Italia, Silva fu uno dei migliori e giocò una partita davvero incredibile, in quanto a qualità e quantità, spostandosi dalla fascia verso il centro, aggregandosi in maniera eccellente alla manovra spagnola. Motivi per il quale il valenciano sarebbe utilizzabile per altre soluzioni tattiche, in caso di emergenze. Come rifinitore dietro Milito al posto di Sneijder o addirittura come mezz'ala sinistra in un centrocampo a 3 in caso di improvvise defezioni nella linea mediana nerazzurra. Insomma un investimento di certo interessante quello per lo spagnolo, in prima linea con Kuyt e Cavani per giocarsi il ruolo di punta esterna nerazzurra.


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