Perez ancora contro Fifa e Uefa: "Non si pensa ai giocatori. Continuiamo a lavorare con A22 per la Superlega"
Torna ad essere argomento di discussione Superlega, UEFA e FIFA, temi sollevati ancora una volta dal presidente del Real Madrid, Florentino Perez durante l’Assemblea dei Soci del club spagnolo. "Il nuovo formato della Champions League è ingiusto, nessuno lo capisce. Poiché ci sono più partite, il valore di ciascuna è sceso di quasi il 30%. Più partite, ma valgono meno. Questa competizione porterà dell’entusiasmo solo alla fine e non all’inizio. Sta danneggiando i professionisti, aumentando gli infortuni. Questa stagione possiamo arrivare a disputare 82 partite. Ci sono il 63% in più di incontri organizzati da UEFA e FIFA: si è passati da 22 a 36. In questa Liga si sono già verificati nove infortuni ai legamenti crociati, lo stesso numero dell’intera passata stagione. Gli specialisti indicano nella fatica la causa. Inoltre, le partite sono sempre più tarde, rendendo più difficile il riposo e il recupero dei calciatori" ha tuonato il numero uno dei Blancos che poi continua ad attaccare Uefa e Fifa, rei di aver creato un affollamento di calendario che i club hanno difficoltà a fronteggiare.
"La FIFA ha aumentato il numero di pause per le proprie partite e la UEFA ha aggiunto partite ai tornei che già gestiva, oltre a lanciare un nuovo torneo: il Mondiale per Club. 10 anni fa organizzava 488 partite, ora ne organizza 760. E tutto ciò per guadagnare di più. Non si pensa ai giocatori. Non si pensa che lo sport debba essere sostenibile. A parte il calendario, nessuno si preoccupa di offrire uno spettacolo di qualità. In 122 anni, una squadra inglese ha visitato la nostra casa solo 22 volte in totale. Guardate, l’Arsenal è venuto una sola volta nella nostra storia e in 16 anni, il Manchester United è venuto solo una volta. Tuttavia, Nadal e Federer si sono affrontati più di 100 volte. La strada è sbagliata".
Sulla Superlega:
"La proposta della Superlega di offrire il calcio gratis è innovativa. Oggi sono più ottimista che mai. La sentenza della Corte Europea, qualcosa di storico e che verrà studiato nelle università, ha messo fine al monopolio della UEFA. Non abbiamo mai detto che sarebbe stato facile. È stata una battaglia titanica, con pressioni e minacce. Proprio come Bernabeu ha promosso la creazione della Coppa dei Campioni, superando l’opposizione, oggi siamo orgogliosi di questa battaglia per la Superlega. Ma non può restare solo una celebrazione della sentenza. È un’opportunità unica, reale. Vogliamo restituire grandezza al calcio. Il sistema non funziona e il momento è critico. A22, la società della Superlega, continua a parlare con i club, a lavorare. Il formato sarà 100% meritocratico. La sentenza della Corte Europea ci ha restituito la libertà".