Pieroni (dg Arezzo): "Conte, mia rivincita sul presidente Mancini. Domani sarà un'Inter agguerrita"
Ai microfoni di TMW Ermanno Pieroni, dg dell'Arezzo che anni fa nel 2006-07 in B decise di affidare la panchina prima a Conte e poi a Sarri che lo sostituì (il campionato lo chiuse di nuovo Conte in panchina, richiamato dal club amaranto) è tornato su quella stagione spiegando la scelta di affidarsi ai due tecnici e chiudendo con un pronostico su Inter-Juventus di domani sera: "Diciamo subito che in quella stagione partivamo da meno sei perché il club era stato giudicato colluso con la vicenda Calciopoli. Sul campo però alla fine ci eravamo salvati. Conte arrivò nel luglio del 2006 dopo che era in lizza con Sarri per la nostra panchina. Scelsi lui, perché mi colpì subito quella sua grande voglia di fare, la sua personalità e ciò che ha poi dimostrato di saper trasmettere alle sue squadre. Era apprezzabile anche il suo carisma, d'altra parte si vede adesso ciò che è diventata l'Inter, capace per oltre un'ora di dominare contro il Barcellona. In quella stagione guidò l'Arezzo con competenza, l'Arezzo aveva acquisito i suoi dettami. Purtroppo sbagliammo cinque rigori e non riuscivamo a venir fuori dalle zone complicate della classifica. La squadra aveva qualità però l'ambiente premeva, il presidente idem. E dopo il ko di Cesena contattai Sarri: arrivò e con lui ottenemmo ottimi risultati. Il 2-2 a Torino contro la Juve, la vittoria 2-1 contro il Milan in Coppa Italia. Sarri portò subito le sue idee, vestiva sempre di nero e gli allenamenti erano molto sulla tattica. Un giorno Floro Flores venne da me e mi disse: 'Ma io me ne vado'. Non fare più le partitelle pesava. Dopo il ko di Trieste però il presidente tornò a premere per un nuovo cambio. Richiamammo Conte e iniziammo ad avere una marcia quasi inarrestabile. Vincemmo l'ultima a Treviso ma fummo condannati da una clamorosa e sorprendente vittoria dello Spezia contro la Juve".
Che cosa le rimane adesso di quel periodo tra le altre cose?
"L'amarezza del momento. Nel tempo comunque mi presi una 'rivincita' nei confronti del presidente Mancini che mi aveva sempre detto che ingaggiando Conte avevo preso un principiante".
Inter-Juve che sfida sarà?
"Ad Arezzo vivranno tutti con curiosità questa sfida. Difficile dire per chi fare il tifo. Credo che comunque la Juve troverà un'Inter agguerrita. I bianconeri sono sempre fortissimi ma credo che questa possa anche diventare una sfida scudetto"