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Pio Esposito: "Il mio momento di svolta con Chivu a Cagliari. L'Inter un sogno, ma serve realismo"

di Christian Liotta

Francesco Pio Esposito, uno dei protagonisti del Gran Galà AIC, parla ai microfoni di Cronache di Spogliatoio prima della cerimonia partendo con un pensiero per Edoardo Bove: "Nell'Under 21 abbiamo il nostro gruppo, Michael Kayode ci sta aggiornando per fortuna. Fortunatamente è fuori pericolo e questa è la cosa più importante".

Chivu ha detto che il grande salto lo hai fatto  a livello caratteriale quando ti ha fatto capitano.
"È vero, era una partita che arrivava in un momento in cui non stavamo andando bene in campionato e mancavano Zanotti e Fontanarosa, i due fuoriquota. Il mister mi disse senza preavviso che sarei stato capitano e lì fu la svolta perché feci tripletta e da lì in poi mi lasciò la fascia. È stato un anno incredibile, lo ringrazio ancora".

Credi di essere pronto per il salto in Serie A?
"La stagione è lunga, devo dimostrare tanto. Però l'obiettivo è quello, non mi nascondo. Punto a tornare in Serie A con lo Spezia, poi il sogno per un ragazzo che ha fatto dieci anni di settore giovanile è indossare la maglia dell'Inter. Però bisogna essere realisti e sapere che l'Inter è la top in Italia e una delle big europee. Non bisogna bruciare le tappe, vedremo come gestire la cosa tutti insieme".


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