Pizzi: "Non dico che si sarebbe riaperta la lotta Scudetto dopo il derby, ma i punti lasciati per strada sono pesanti. Peccato"
Entusiasmo post-derby smorzato dal pari incassato in casa della Samp. Quanto peseranno questi 7 punti persi contro le piccole nel post-Mondiale? A rispondere è l'ex calciatore Fausto Pizzi che su TMW commenta: "È un peccato, perché per come erano stati vinti i derby pensavo uscisse fuori un entusiasmo particolare, invece è incappata nella sconfitta casalinga con l’Empoli e il pari con la Samp senza gol segnati. Solo nel 2023 sono stati persi 7 punti contro squadre minori. Non dico che si sarebbe riaperta la lotta Scudetto, ma è pesante averli lasciati per strada".
In molti propongono questa teoria: Inzaghi è più bravo a preparare lo scontro diretto anziché il campionato…
“Non credo a questa teoria. Le partite sono tutte importanti. Non posso fare un paragone coi miei tempi, ma quando ci trovavamo nel sottopassaggio - guardando il volto dei miei avversari - notavo timore reverenziale. Questo tipo di atteggiamento non c’è più da parte delle piccole e questo deve fare in modo che le grandi si preparino sempre al meglio”.
Che ne pensi delle parole di Acerbi, che afferma che ci sia una mentalità diversa nella preparazione delle gare secche?
“Credo possa rappresentare un alibi involontario. Il livello alto va mantenuto sempre, non solo nei derby o in Champions”.
È sempre una cosa negativa il mandarsi a quel paese in campo tra compagni di squadra?
“Non mi piace quando tutto diventa eclatante, visibile e scomposto. Può capitare che ci sia una comunicazione privata fatta in altro modo. Non giustifico l’atteggiamento di Barella: lì l’allenatore deve essere chiaro e dire che non si alzano le mani indicando un compagno dopo un errore”.
Che ne pensi del fatto che Inzaghi non cambi mai sistema di gioco?
“Se non azzardi qualcosa di diverso contro la Samp c’è qualcosa che non va. La Samp aveva rinunciato ad attaccare e mantenere l’assetto del 3-5-2 l’ho trovato parzialmente inspiegabile. In molti casomai si aspettavano più da Correa, per dare un input più offensivo a tutta la squadra, invece per le carenze individuali di molti si parte sempre col solito tiki-taka sterile”.
Che tipo di insidie ti aspetti da Inter-Udinese?
“L’Udinese è una squadra che non ti regala mai la partita. È una squadra piena di giocatori fisici e massicci. L’importante è che l’Inter non abbia già la testa alla Champions e che inizi la partita col ritmo giusto per provare a risolverla subito”.