Pizzul: "Che colpo Gargano! Maicon e JC, vi spiego"
Una lode al mercato nerazzurro arriva anche dall'espertissimo Bruno Pizzul, storico giornalista e telecronista della tv italiana. Pochi i dubbi riguardo all'inserimento di Antonio Cassano: "Io penso che Cassano possa fare bene in una squadra che non ha difficoltà e l'Inter quest'anno mi sembra davvero un'ottima formazione - ha affermato Pizzul ai microfoni de IlSussidiario.net -. Gargano? È un ottimo giocatore che a Napoli ha fatto molto bene. Penso si tratti di un grande colpo da parte della dirigenza nerazzurra che si è mossa molto bene sul mercato. E poi c'è Palacio, altro giocatore importante che ha il vizietto del gol: tatticamente può dare una grandissima mano al tecnico nerazzurro".
Poche chance per i tifosi nerazzurri di vedere all'opera insieme sulle due corsie Alvaro Pereira, a sinistra, con a destra Maicon: "Alvaro Pereira è un elemento interessante ma credo che non giocherà con Maicon. Il brasiliano andrà via. Credo si tratti non di una cessione dal punto di vista tattico ma economica. Il giocatore ha il contratto in scadenza nella prossima stagione e penso abbia bisogno di nuovi stimoli. Julio Cesar? Aveva un ingaggio importante - spiega Pizzul -, credo che l'Inter, così come le altre squadre italiane, debba anche farsi due conti in tasca in vista del ridimensionamento economico. Handanovic prende molto meno ma è comunque un grande portiere".
Si passa a parlare anche del possibile arrivo di un vice-Milito, ipotesi secondo Pizzul assolutamente da rigettare: "Sento spesso questa voce anche negli ambienti interisti. Non capisco, perché l'Inter in attacco sta davvero bene. Borriello o Gilardino? Per carità, sono dei buoni giocatori, ma perché spendere dei soldi quando in casa hai comunque un giovane attaccante che ha già dimostrato di poter vestire i panni di vice Milito?". Il riferimento è a Samuele Longo, passato in prestito all'Espanyol: "Io davvero non mi spiego perché si debba cedere un giovane di grandi prospettive come Longo. E' già pronto, solo che in Italia ci pensiamo sempre troppo prima di gettare nella mischia un giovane calciatore".