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Platini all'attacco: "La FIFA mi ha fatto fuori. Infantino e Ceferin fuori dai palazzi non sono nessuno"

di Christian Liotta

Intervista sfogo di Michel Platini al Corriere della Sera. L'ex presidente della UEFA tocca diversi argomenti ma soprattutto si scaglia contro la FIFA, rea a suo dire di averlo estromesso dal mondo del calcio: "Sapevo di non avere nulla da rimproverarmi, ho sempre fatto tutto correttamente. Ho visto la sofferenza della mia famiglia e delle persone che mi sono vicine. La battaglia che ho condotto era contro l’ingiustizia. L’obiettivo di quella campagna era di farmi fuori dalla FIFA. Mi hanno messo sotto accusa le commissioni della FIFA che gestiscono “loro”. Appena si è usciti dal mondo dei funzionari del calcio, che volevano impedirmi di diventare presidente, la giustizia ordinaria mi ha dato ragione. E per me, ovviamente, conta quello". 

L'ex asso della Juventus promette di continuare nella sua battaglia: "Fuori dagli apparati del calcio ho vinto, dentro ho perso. Per questo non mollerò, è stata un’ingiustizia. C’è gente che mi ha fatto del male, molto. Non mi interessa tanto dell’universo FIFA. Per Gianni Infantino, Aleksander Ceferin quel mondo è tutto perché non hanno vissuto niente prima e, fuori da lì, sono nessuno. Non hanno mai giocato al calcio. Loro, come Blatter, sono diventati importanti là, dentro quei palazzi, e sono importanti solo là. Ho sofferto per dieci giorni, mi sono battuto per difendermi ma poi ho presto capito che la verità era solo che volevano farmi fuori, e basta". 


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