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Platini: "Discriminazione territoriale, decide la FIGC. Puniamo i tifosi colpevoli. E Moratti ha chiesto il FFP"

di Luca Pessina
Fonte: sky

A margine della consegna del Premio Liedholm, il presidente della UEFA Michel Platini commenta così la scelta di chiudere San Siro per la sfida tra Milan e Udinese in seguito a cori discriminatori territoriali: “Decide la FIGC – le sue parole – Non esiste l’argomento “discriminazione territoriale” nelle nostre norme. Dobbiamo punire i tifosi colpevoli oppure chiudere una parte dello stadio. L’arbitro può terminare la partita dopo due annunci. I problemi di doping, razzismo, violenza, toccano l’1% del calcio del mondo. I tifosi razzisti sono una minoranza. Sono i politici e le associazioni nazionali che devono trovare le soluzioni. Sono problemi sociali, non spetta a noi decidere se chiudere uno stadio o no. Io non sono un carabiniere. Non lo chiudiamo noi della UEFA lo stadio”.

Chiusura sul Financial Fair Play: "Le difficoltà economiche ci sono da sempre, ma il calcio europeo è arrivato a perdere 1,7 miliardi, rischiava di esplodere. I club stessi hanno chiesto di intervenire, anche Moratti e Berlusconi".


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