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Platini: "Nuova UCL più politica che calcistica, però guardiamola. Troppe partite? Giochiamo in 10"

di Christian Liotta
Fonte: Le Parisien

Alle continue lamentele provenienti dal mondo del calcio circa l'ingolfamento dei calendari, Michel Platini, ex presidente della UEFA, prova a rispondere lanciando una proposta un po' provocatoria ai microfoni di RMC Sport: "Bisognerebbe forse togliere un giocatore e giocare in dieci. Nel Novecento si è iniziato a giocare in undici, ma allora i giocatori correvano meno, erano più lenti ed anche meno forti fisicamente. Quindi potrebbe essere una buona cosa limitare il numero di giocatori perché si libererebbero degli spazi”. Platini allarga la propria disamina al calcio di oggi: “La gente della mia generazione non guarda più il calcio perché non si ritrovano più. Nel gioco di possesso, si fanno troppi passaggi in avanti più che indietro. Non critico, ma alla mia epoca si vedeva un calcio più offensivo".

Platini conferma anche il suo scetticismo sul nuovo format della Champions League: "Penso che sia una competizione più politica che legata al calcio, per la buona ragione che la UEFA ha voluto cambiare la competizione per compiacere i club, per fare arrivare più soldi ai club e affinché non vadano in Super League. Però penso che possa valere la pena guardarlo, questo nuovo torneo; vedremo come sarà. È stato creato per la politica e per i soldi, ma come la Champions League del 1992, anche per fare soldi. Perché no, può essere una bella competizione".


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