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Ponti e non muri: così nasce la fiducia incondizionata del gruppo verso mister Chivu

di Christian Liotta

È stato forse il tratto distintivo principale mostrato dall'Inter in questa prima parte di stagione: la totale empatia creatasi tra gruppo squadra e allenatore, un'intesa tale da spingere i giocatori nerazzurri a fare sempre quel qualcosa in più per la squadra. Nella conferenza stampa della vigilia della partita contro il Liverpool, Cristian Chivu spiega come a suo dire è nata questa simbiosi: "Io non costruisco muri intorno a me, ma ponti perché ti aprono gli orizzonti. Ho la fortuna di avere giocatori che apprezzano questo comportamento, a volte magari sono confusi ma il caos a volte ti fa pensare di più e ti responsabilizza, ma non credo di averne creato più di tanto. A me fa piacere la loro disponibilità e sono convinto che se chiedo a Marcus (Thuram, ndr) di fare il centrocampista lo fa senza problemi", trovando in questo l'immediato assenso del giocatore francese seduto di fianco a lui.

Il discorso tocca anche i nuovi arrivati: "Mi hanno dato totale disponibilità e lo hanno anche fatto vedere in campo. Cose che magari per voi non sono belle, ma sono compatibili col lavoro della squadra cercando di dare il proprio contributo alla causa, mettendosi a disposizione del gruppo. Nonostante la difficoltà danno sempre il massimo per la squadra".


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