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Pratali: "Asllani ha la personalità per giocare davanti agli 80mila di San Siro"

di Christian Liotta

Francesco Pratali, ex difensore dell’Empoli e grande conoscitore del neo-interista Kristjan Asllani, parla a tutto tondo del ragazzo in arrivo dall'Empoli ai microfoni del sito Calcioinpillole: "Fin da piccolissimo è sempre stato un grande appassionato di calcio. Chiunque qui a Buti, nel paese dove è cresciuto, se lo ricorda sempre con il pallone tra i piedi, già quando aveva 3/4 anni. Faceva impressione la facilità con la quale riusciva a palleggiare già a quell’età. Caratterialmente è sempre stato un ragazzo eccezionale, e lo è ancora oggi. Anche se sta avendo successo è rimasto un ragazzo di grandissima umiltà, e questo gli fa onore, a lui ed alla famiglia, che gli ha trasmesso valori importanti. È un ragazzo eccezionale e nel paese gli vogliono bene tutti. La cosa che impressionava era la capacità di calciare nella stessa maniera sia col destro che col sinistro. Vedere un ragazzino di sei anni fare quelle cose faceva impressione. Non è semplice vedere un bambino che calcia indistintamente con entrambi i piedi".

Ora, la grande sfida nerazzurra: "All’Inter ti metti in gioco con dei campioni e non è facile, soprattutto nel suo ruolo, dove c’è Marcelo Brozovic, che è uno dei primi tre play in Europa. Però sono dell’idea che allenandoti con dei campioni puoi rubare tanto in allenamento. Può crescere anche giocando dieci partite. Un ragazzo giovane come Kristjan può migliorare anche non giocando. Il suo ruolo naturale è quello di play davanti alla difesa. Ha sempre giocato lì ed ha tutte le caratteristiche per giocarci. Poi Kristjan ha talmente tante qualità che lo puoi sfruttare anche più vicino alla porta o come mezzala. Le sue vere caratteristiche sono da play davanti alla difesa. In determinate squadre dove il pallino del gioco lo hai prevalentemente te potrà ricoprire anche altri ruoli”. Pratali è pronto infine a scommettee su un futuro da big per lui: "Ha le carte in regola per mettersi in mostra. Oltre ad essere un buon giocatore ha anche la personalità per calcare palcoscenici così importanti. Per giocare a San Siro davanti a 80mila persone ci vuole anche tanta personalità, e a lui non manca. Penso che possa ritagliarsi uno spazio anche quest’anno, e penso che ci riuscirà”.


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