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Premier League, annullato il contratto con la tv di Suning: non pagati 160 mln di sterline

di Mattia Zangari

La Premier League ha annunciato di aver annullato il suo contratto di trasmissione tv del campionato inglese in Cina. L'accordo con l'emittente PPTV, tv di Suning, proprietaria dell'Inter, è stato risolto a causa di una quota non pagata di 160 milioni di sterline. "La Premier League - si legge in una nota ufficiale - conferma di aver terminato oggi i suoi accordi per la copertura della Premier League in Cina con il suo licenziatario in quel territorio. La Premier League non commenterà ulteriormente la questione in questa fase".

"Nel novembre 2016 la Premier League ha firmato il suo più grande accordo televisivo al di fuori del Regno Unito quando Suning Holdings ha pagato 564 milioni di sterline per trasmettere le partite per il triennio 2019-2022, tramite il suo canale digitale PPTV. La perdita di entrate per la Premier League sarà significativa e potrebbe avere un impatto sulle finanze dei club. Il mancato pagamento di Suning è coinciso con la pandemia di coronavirus, che ha costretto una chiusura sportiva mondiale. I club della Premier League hanno preso in considerazione la possibilità di negoziare un nuovo piano di pagamento con Suning o di terminare l'accordo il mese scorso e hanno votato per quest'ultimo durante l'assemblea degli azionisti di giovedì", scrive l'Independent. 

Contattato dalla CNBC per un commento, Suning non ha risposto direttamente; la sua posizione sulla vicenda è contenuta in un comunicato: "Dopo molti incontri sono rimaste le divergenze sul valore dei diritti. Purtroppo non abbiamo raggiunto un accordo con la Premier League. Nonostante PPTV abbia pagato in anticipo alla Premier League più della quota del ciclo del copyright, come concordato, PPTV interromperà la sua collaborazione con la Premier League". 


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