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Preview Frosinone-Inter - Nel 4-2-3-1 riecco Eder. Brozo o JoJo trequartista?

di Alessandro Cavasinni

Trasferta-trappola per l'Inter a Frosinone. I nerazzurri, reduci dal sorprendente ko interno con il Torino, ormai vedono lontanissimo l'obiettivo terzo posto: otto punti dalla Roma appaiono davvero tanti. Distanza forse incolmabile, ma resta ancora tanto da giocare e allora abbassare la guardia non è consentito, sia per una questione di dignità che per motivi di classifica. Arrivare quarti, infatti, non è lo stesso di arrivare quinti. Un conto è arrivare direttamente in Europa League, un altro passare per i turni preliminari, con tutte le conseguenze (economiche e non) del caso. 

LA TATTICA – Mancini sarà orfano degli squalificati Miranda e Nagatomo, le vittime di Guida nel match con il Torino. Probabilissima la conferma del 4-2-3-1, magari con Brozovic trequartista e il ritorno a pieno regime di Kondogbia in mediana. Davanti, Icardi sarà supportato da Perisic e uno a scelta tra Eder, Palacio e Ljajic. In difesa, Santon avanti su Telles. Capitolo Jovetic: nelle ultime ore sono in rialzo le quotazioni del montenegrino e non è da escludere un suo impiego a sorpresa. In questo caso, in panchina dovrebbe finire uno tra Brozo e Kondo

GLI AVVERSARI – Stellone non avrà con se lo squalificato Dionisi e l'infortunato Sammarco. Recuperati, invece, Rosi, Pagaini, Soddimo e Kragl. Si va verso il 4-3-3, che poi in campo si trasformerà presumibilmente in un abbottonato 4-5-1. Punto di riferimento avanzato il solito Daniel Ciofani, assistito sugli esterni da Paganini e Kragl (in vantaggio su Tonev). Difesa titolare con Rosi, Ajeti, Blanhard e Pavlovic davanti a Leali. In mezzo il dubbio è tra Gucher e Chibsah. Gori schierato di nuovo mediano.

DOVE COLPIRE – La difesa del Frosinone non è così perforabile come potrebbe sembrare. In casa, soprattutto, i giallazzurri sanno come farsi rispettare e Stellone munisce il suo pacchetto arretrato con tanti elementi. L'esempio ultimo è lo 0-0 imposto alla Fiorentina. Ma anche la Juventus, ultima squadra ad imporsi al Matusa lo scorso 7 febbraio, faticò enormemente prima di abbattere il muro. Il segreto sta nella qualità: quello che manda in tilt la solida impalcatura difensiva di Blanchard e compagni è la giocata che non ti aspetti, quella che fa saltare il banco.

OCCHI PUNTATI SU... – Eder. Coi giallazzurri lui ha giocato tra il 2007 e il 2009, segnando 20 gol in 52 presenze. Viene da un periodo in cui la critica lo ha sommerso, ben oltre i propri demeriti. Eder non ha ancora segnato in maglia nerazzurra, vero, ma l'analisi dovrebbe essere approfondita e si dovrebbe studiare il tipo di consegna dell'allenatore. Di fatto, l'ex Samp ha giocato solo due gare da prima punta: con la Juve in Coppa Italia (ottima prova) e all'Olimpico con la Roma. Per il resto, ruolo di fatica. Al di là di tutto, lui vuole sbloccarsi anche per zittire i detrattori e, magari, l'aria che fu di casa potrebbe aiutarlo.

PROBABILI FORMAZIONI:

FROSINONE (4-3-3): Leali; Rosi, Ajeti, Blanchard, Pavlovic; Gucher, Gori, Frara; Paganini, D. Ciofani, Kragl.
Panchina: Zappino, Bardi, Russo, Pryyma, M. Ciofani, Crivello, Chibsah, Tonev, Soddimo, Carlini, Longo.
Allenatore: Stellone.
Squalificati: Dionisi (1).
Indisponibili: Sammarco.

INTER (4-2-3-1): Handanovic; D'Ambrosio, Murillo, Juan Jesus, Santon; Medel, Kondogbia; Eder, Brozovic, Perisic; Icardi.
Panchina: Carrizo, Berni, Miangue, Gyamfi, Telles, Felipe Melo, Gnoukouri, Biabiany, Ljajic, Palacio, Jovetic, Manaj.
Allenatore: Mancini.
Squalificati: Miranda (1) e Nagatomo (1).
Indisponibili: nessuno.

ARBITRO: Tagliavento.


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