Quando i cinesi fanno flop: fallimento per l'A.C. Pavia
Coi suoi munifici investimenti sul mercato e le proclamate intenzioni di rilanciare l'Inter, il gruppo Suning ha sin mostrato indubbiamente il risvolto positivo dell'avventura dei proprietari cinesi nel calcio italiano. Ma c'è purtroppo il rovescio della medaglia: è infatti naufragata male un'altra esperienza di un club italiano passato nelle mani di proprietari del Paese della Grande Muraglia. Il Tribunale di Pavia ha accolto l'istanza presentata da diversi ex giocatori e da sei ex dipendenti del club, sancendo ufficialmente il fallimento della società A.C. Pavia. La proprietà del Pingy Investment Shanghai, rappresentata dal presidente Xiadong Zhu e dal vicepresidente David Wang, aveva acquistato il club nel 2014 promettendo una rapida promozione in Serie B, ma dopo due anni in Lega Pro si è defilata.
il Tribunale si è pronunciato sui circa 2,5 milioni di euro di stipendi reclamati dal calciatori e sui circa 100mila euro di spettanze dovute ad altri dipendenti del club, dichiarando la società fallita e nominando un curatore. Una brutta avventura, che ora passerà alla fase giudiziaria in cui i creditori presenteranno le loro richieste. Nel frattempo, è stata creata una nuova società, l'Fc Pavia, ora militante in Eccellenza lombarda.