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Quaresma, com'è cambiata la situazione in un anno

di Fabrizio Romano

Di questi tempi, un anno fa, Ricardo Quaresma era stato ufficialmente battezzato come 'Bidone d'Oro', aveva deluso tutte le aspettative dei tifosi interisti che lo accolsero sei mesi prima all'aereoporto come si fa solo con pochi talenti, ed erano già partite le trattative per la sua cessione in prestito al Chelsea allora allenato da Scolari, poi da Hiddink. Un giocatore scartato, dunque, dopo la tanta fiducia iniziale, e dopo il prestito semestrale sembrava che per l'estate seguente la cessione a titolo definitivo fosse scontata. Invece, niente: Ricardo è testa dura, dice no alle numerose offerte che gli arrivano (la più sostanziosa ed interessante, per lui e per l'Inter, arrivava dal Genoa) e sceglie di restare a Milano, per far ricredere società, allenatore e tifosi che tanto credevano in lui. Dopo un avvio di stagione diviso tra panchina e tribuna, fin quando il 29 novembre Mourinho a sorpresa lo butta dentro nella sfida casalinga contro la Fiorentina e Ricardo è semplicemente eccezionale: spunti di classe, grandi giocate, qualità abbinata a quantità ed intelligenza tattica anche nei momenti più tesi di un match non semplice, fin quando non è costretto ad uscire per un infortunio che lo bloccherà ancora per diverso tempo. Lo rivedremo probabilmente a Verona, non si sa se da titolare o meno, ma intanto la fiducia in Quaresma è tornata grande: San Siro lo ha salutato dopo il partitone con la Viola con applausi scroscianti, lui è stato felice di aver riconquistato (anche se solo in parte) il suo pubblico ed ora è pronto per un 2010 da sogno. Così spera lui, come la sua gente e la società...


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