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Radaelli: "Portai Lautaro al Liniers. Capii subito che era diverso. A 10 anni mangiava già pasta in bianco"

di Fabrizio Longo

"Boca e San Lorenzo lo avevano scartato, il loro rifiuto lo aveva segnato. Quando gli proposi di venire da noi disse che prima avrebbe preso il diploma. Una risposta intelligente, per quell'età". Il soggetto in questione è Lautaro Martinez, futuro attaccante dell'Inter; a parlare è Fabio Radaelli, compagno di Zanetti nel Banfield e osservatore che si innamorò dell'attaccante classe 1997 nel 2013, quando lo portò nelle giovanili del Liniers. Radelli continua, come riportato su Repubblica: "Sono bastati pochi minuti per capire che lui era diverso, calciava di destro e sinistro, saltava l'uomo o lo buttava giù col fisico. Serio, zitto, metodico. Si allenava con i più grandi nel tempo libero. Quando sua mamma mi disse che voleva mangiare solo pasta in bianco prima delle partite, per stare leggero, capii che forse non scherzava. Nella pensione di Avellaneda soffriva la lontananza dai fratelli Alan y Jano. Aveva nostalgia e voleva tornare a casa. Era uno dei più intelligenti, un riferimento per i compagni dentro e fuori dal campo. È anche una questione di educazione, i suoi l'hanno tirato su così. La famiglia è la sua forza".

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