Raggiungere il Milan per inseguire la storia
I nerazzurri sono a meno sette dal Milan e sono costretti a Inseguire. Un qualcosa che in questi quattro anni di ‘tirannia’, l’Inter ha provato solo per due giornate, dall’11 al 25 aprile scorso, quando la Roma sfruttò il pareggio di Firenze e balzò al primo posto, prima che la doppietta di Pazzini infrangesse i sogni tricolori dei ragazzi di mister Ranieri. La squadra di Benitez, negli anni di Mancini e Mourinho, ha mantenuto salda la vetta ed è stata sempre la preda. Ora si trova nei panni di cacciatore, un cacciatore che vuole entrare nella leggenda, emulando le gesta della Juventus che dal 1930 al 1935 conquistò ben 5 scudetti, e anche del Grande Torino, scudettato dal ’43 al ’49, anch’esso per cinque volte consecutive (nel biennio ’44-45 vi era la guerra). I nerazzurri avrebbero già compiuto tale impresa, considerando anche lo scudetto del 2005/2006, quello della discordia, quello vinto a tavolino, uno scudetto molto sentito dal presidente Moratti.
La squadra cercherà di fare tale impresa e cercherà anche di superare queste due storiche squadre torinesi. Benitez potrebbe poi emulare Helenio Herrera che nel 1965 conquistò lo scudetto, dopo una rincorsa lunga, che nella prima parte di campionato vedeva l’Inter con ben 7 (guarda caso) punti di distacco dalla prima, facendo bis con la Coppa Campioni e sfiorando il tris, perdendo la finale di Coppa Italia contro la Juventus. Meglio di Herrera (se possibile) fece Giovanni Invernizzi, che subentrato a un altro Herrera, Heriberto, guidò l’Inter alla riscossa e nel marzo 1971, ribaltò la classifica, portando l’Inter sopra il Milan e il Napoli, battendo i cugini per 2-0, con gol di Corso e Mazzola, il 7 marzo, e replicando in rimonta sui partenopei per 2-1, due settimane dopo. Una doppietta di Boninsegna, soverchiò il vantaggio iniziale degli azzurri siglato da Josè Altafini. Fu uno dei pochi scudetti della storia vinti da un allenatore subentrato in corsa.