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Rapajc: "Kovacic un top. E come calcia le punizioni..."

di Alessandro Cavasinni
Fonte: Gazzetta dello Sport

Alla Gazzetta dello Sport ha parlato in esclusiva Milan Rapajc, ex attaccante di Hajduk Spalato, Perugia, Fenerbahçe, Ancona e Standard Liegi, nonché perno della nazionale croata. Oggetto del discorso Mateo Kovacic, connazionale appena approdato all'Inter.

Rapajc, cosa si dice in Croazia di questo trasferimento di Kovacic all'Inter?
"Si dice: "Noi l'avevamo detto". Perché sono 3-4 anni che da noi si aspetta solo il momento del suo decollo, verso l'Europa che conta: lo tenevano d'occhio diversi grandi club, sapevamo che prima o poi sarebbe arrivato in un grande club, era scritto".

Che giocatore ha preso l'Inter?
"Un grandissimo talento, anzitutto. Calciatore intelligente, molto forte tecnicamente: ha dribbling, finta, si libera facilmente della palla, ma anche dell'avversario che lo affronta. Gioca senza paura, perché se hai paura non puoi essere il migliore in campo della tua squadra a 16 anni, e contro il Real Madrid come successe a Mateo due anni fa: vuole il pallone e non gli dispiace cercare il dribbling, se si può. Un multiruolo, perché può giocare in diverse posizioni. Le prime volte che lo vidi, ricordo che a chi era conme dissi: "Questo mi ricorda Roberto Baggio". Certe caratteristiche non si cancellano, ma con il tempo ha adeguato, più che cambiato, il suo modo di giocare: ora arretra molto più spesso a prendersi il pallone, gli piace fare gioco".

Lo conosce personalmente?
"No, ma ho letto o visto in tv diverse sue interviste, e si capisce che è un ragazzo in gamba, più maturo dei 18 anni che ha. Un bravo ragazzo, che è rimasto con i piedi per terra nonostante siano almeno due anni che si parla di lui in un certo modo".

La cosa che le rimane più impressa del Kovacic calciatore?
"Forse come calcia le punizioni: sempre sopra la barriera, e sa dove mettere il pallone".


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