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Recalcati: "Lippi, ma Santon e Balotelli...?"

di Domenico Fabbricini
Fonte: www.24oredisport.com

Per le non convocazioni di veri e autentici fuoriclasse italiani, quali Antonio Cassano e Davide Santon, il CT della nazionale, il bravo e fortunato Marcello Lippi, si ricordi che Bearzot quattro anni dopo il trionfo spagnolo, tornò a casa ammaccato, dovrebbe dare delle spiegazioni, anche se in realtà non è tenuto a farlo. Se i due “titolari” di Sampdoria e Inter, devono essere lasciati in disparte per far spazio a gente a loro inferiore ma più simpatica o meno ingombrante, chiaro riferimento a Cassano, che venga comunicato all’italiano medio che non riesce a capire cosa abbiano più del talento blucerchiato i vari Pepe, Iaquinta, Quagliarella e Di Natale. Durante il ritiro, il Commissario Tecnico, dovrebbe prendere in disparte Pazzini e chiedergli il motivo della sua esplosione. Da panchinaro a bomber, da attaccante tuttofare a spalla di Antonio Cassano. Che sia questa la ragione che gli ha permesso l’ingresso in azzurro? Il gioiello di Bari Vecchia ha forse detto qualche cosa di particolare che non tutti hanno digerito? Possibile, molto possibile, altrimenti non si spiegherebbe l’esclusione di un genio per far spazio a qualche buon gregario.

Diversa la mancata chiamata del gioiello nerazzurro, Davide Santon. E’ piccolo, non ha esperienza, deve maturare. Saranno state queste le frasi balenate nel cervello di Lippi, oppure è convinto che Grosso e Dossena siano più forti e più affidabili? Quando un calciatore è bravo non si dovrebbero avere dubbi e non si dovrebbero fare calcoli. Il “bambino” nerazzurro, così è stato battezzato da Josè Mourinho, è il presente e sarà il futuro del calcio italiano, quindi non si capisce perché un ragazzo che ha affrontato, senza timore e senza sbavature, gente del calibro di Rooney, Cristiano Ronaldo, Ronaldinho, Seedorf e altri veri “uomini” del calcio Mondiale, non possa scontrarsi con Jovetic, McGeady o Duff.

Ma non solo. Lippi ha chiamato Bocchetti, ottimo giocatore, ma si è completamente dimenticato che in Italia ci sono calciatori giovani, che potrebbero fare tanta esperienza internazionale giocando uno squallido e facilissimo girone di qualificazione. Non servono “big” ultratrentenni per sconfiggere il “vecchio” Trap. Un mix di maturità e freschezza sarebbe la ricetta ideale per costruire una valida nazionale per i prossimi Mondiali e per le successive competizioni. Marchetti, Santacroce, Santon, Cassano, Mannini e Balotelli meriterebbero immediata considerazione senza aspettare che in Sudafrica ci facciano neri. Se qualcuno avesse dei dubbi provi a porsi questa domanda: “ Se fossi l’allenatore del Milan e dovessi disputare la finale di Champions League avendo in rosa Cassano e Pepe, chi farei giocare? Se fossi l’allenatore dell’Inter e dovessi giocare la partita scudetto avendo in rosa Balotelli, Pepe e Quagliarella, chi farei giocare? Se fossi l’allenatore della Juventus e dovessi giocare la partita più importante della stagione avendo in rosa Santon e Dossena, chi farei giocare? E tra Marchetti e De Sanctis, chi farei giocare?”. Ponetevi queste domande, ovviamente pensando all’attuale stato di forma e al futuro, e le risposte saranno quelle che Lippi dovrà dare, se continuerà con le sue scelte da Campione del Mondo, dopo gli “schiaffi” sudafricani.

Christian Recalcati


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