Rocchi, direzione di gara che lascia perplessi
Stavolta è difficile dar torto a Mourinho: la prestazione dell'arbitro Rocchi (che si è comunque confermato un talismano dell'Inter, 7 vittorie e 4 pareggi con lui) è stata a dir poco deficitaria. Non tanto per l'espulsione di Sneijder, che a termini di regolamento ci stava (l'applauso plateale rientra nella casistica dei provvedimenti pesanti), quanto per il clima che ha contribuito a generare sin dall'inizio. E' bastato un minuto per capire l'andazzo del match: entrata dura di Ronaldinho su Lucio, da netto giallo, non punita con il cartellino. Provvedimento che poi Rocchi ha preso nei confronti del difensore brasiliano 'reo' di essersi tuffato su un intervento di Ambrosini: una simulazione che in realtà non ci sarebbe stata, come le moviole sostengono (Ambrosini tocca e sbilancia Lucio), e che ha scatenato la reazione di Sneijder, già inviperito con l'arbitro che poco prima, con una presenza fisica ingombrante, gli ha impedito di ricevere palla dal limite dell'area e andare al tiro. "Mi ha mancato di rispetto", ha spiegato il fischietto al termine del primo tempo a Mou che gli chiedeva spiegazioni.
Proteste anche da parte rossonera, per un tocco di mano di Maicon su giocata di Ronaldinho (involontario, il giocatore non si accorge neanche che il pallone gli sta andando addosso), ma la stessa interpretazione Rocchi avrebbe dovuto prenderla anche nel finale, quando punisce lo stesso lucio per un fallo di mano su conclusione ravvicinata di Huntelaar, ammonendo per la seconda volta ed espellendo il nerazzurro, oltre a concedere il rigore al Milan. In taluni casi, considerando la distanza tra i giocatori, è impossibile che Lucio abbia colpito volontariamente il pallone con il braccio e un arbitro coscienzioso avrebbe lasciato proseguire. Per il resto del match, il pubblico di casa non ha gradito l'interpretazione di alcuni interventi e la distribuzione dei cartellini in campo: qualche rossonero poteva essere ammonito, alla fine in una partita così spigolosa i giallo al Milan sono stati solo tre. Nulla paragonato alle due espulsioni in casa Inter (più quella di Silvinho, preparatore dei portieri) e alle ammonizioni di Muntari e Pandev.