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Rocchi: "Var, in futuro faremo ascoltare gli audio: non c'è nulla da nascondere"

di Mattia Zangari
Intervistato dai cronisti presenti all'International Broadcast Centre, il centro Var unico di Lissone, Gianluca Rocchi, designatore degli arbitri di Serie A e B, ha tracciato un bilancio sui primi mesi di campionato: "Siamo soddisfatti per come stanno rispondendo i giovani arbitri, per questo ringrazio gli internazionali che talvolta hanno fatto un passo indietro pur di fare arbitrare i colleghi meno esperti - le sue parole -. C'è tanto da lavorare, siamo all'inizio di un percorso, ma siamo moderatamente soddisfatti. Lavoriamo in un ambiente di livello, qui facciamo formazione in una maniera eccellente. Spero che in questa struttura finisca anche la Serie B".

L'ex fischietto della sezione di Firenze, in seguito, spiega l'operazione trasparenza che l'AIA vuole fare rispetto alla classe arbitrale: "Vogliamo dare un'immagine arbitrale diversa perché l'arbitro non viene visto come un professionista che va in campo per decidere con le proprie competenze, ma viene messo in discussione per cose che ci fanno arrabbiare profondamente. Per questo facciamo ascoltare gli audio del VAR ai giornalisti come fatto oggi (Verona-Empoli ndr) e in futuro cercheremo di farli ascoltare anche pubblicamente: non c'è niente da nascondere".

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Domenica 15 dicembre