Roma-Inter: alla ricerca delle energie mentali

Tra uno scudetto che si allontana e una semifinale di Coppa Italia che si avvicina, i pensieri di molti tifosi nerazzuri sono foschi. Troppa quella nostalgia canaglia che riempie i cuori non appena esce il nome di Mourinho. Lui, dalla sua, non si tira indietro e dopo l’iscrizione ( vera o presunta), dei suoi due figli ad una scuola di Lugano, a due passi da Appiano Gentile, si lascia addirittura scappare, da interista vero, un “Vaffa…” in sede di conferenza stampa per la sconfitta dell’Inter a Parma. Leonardo lo aveva detto : “Io sono un romantico”. E quale romantico al giorno d’oggi non sognerebbe il ritorno del vate di Setubal, pronto a riprendersi tutto, con i colori nerazzurri? Attenzione però, perché le vacanze per i ragazzi di Leo sono ancora lontane e il tempo per recuperare le materie in debito non manca. A partire da domani, contro la Roma, guarda caso anche lei in calo rispetto allo scorso anno, guarda caso anche lei sconfitta sabato scorso e guarda caso anche lei guidata da un tecnico giovane ed entusiasta.

Eppure il tifoso più navigato dovrebbe sapere che basta poco. In una settimana l’Inter incontra tre volte le due romane: andata e ritorno di coppa coi giallorossi e sabato la Lazio a San Siro, per difendere il terzo posto (a questo siamo arrivati, per ora). Basta poco, tre partite e torna il sereno. Lo dovrebbe sapere bene Leonardo, che forse, più delle energie fisiche (ai minimi termini) dovrebbe riuscire a tirare fuori, dai campioni feriti, almeno quelle mentali. Da dove potrebbero arrivare queste energie, oggi è difficile a dirsi. Magari senza dimenticare che anche quest’anno l’Inter ha già fatto suoi due titoli, per altro prestigiosissimi. Difficile pensare che il Milan possa fare altrettanto. Magari pensando a quei gol pesanti, di Milito e Pazzini, realizzati all’Olimpico, con due maglie diverse ma con un sapore simile, meno di un anno fa. Magari anche pensando a Mou. Basta poco, a volte.

Alberto Milesi