Rossi, c.t. ungherese ed ex Eintracht: "L'assenza di Rebic un vantaggio per l'Inter, ma occhio al fattore campo"
Fonte: europacalcio.it
Dopo i successi con l’Honved Budapest e con gli slovacchi del DAC 1904, dalla scorsa estate Marco Rossi è il c.t. dell’Ungheria. Nella sua lunga carriera da calciatore, Rossi ha vestito anche la maglia dell'Eintracht Francoforte (stagione 1996-97). Per questo motivo, il sito EuropaCalcio l'ha intervistato in vista del match di domani con l'Inter.
Quanto importante sarà per l’Eintracht questa sfida?
"Penso sia importante per entrambe. Credo che l’Inter non sia nella condizione di snobbare una competizione come l’Europa League. È arrivata agli ottavi e ha la struttura per dire la sua in queste competizioni".
Certo, ma l’Inter è in Europa League in quanto “retrocessa” dalla Champions, mentre la squadra tedesca sembra puntare davvero seriamente su questa competizione.
"L’Eintracht è una squadra buona, molto solida. Specie in Germania, bisogna poi tenere presente il fattore campo perché la Commerzbank Arena è uno stadio che fa sentire tutto il suo peso".
Proprio nelle scorse ore, l’Eintracht ha fatto sapere che Rebic non sarà della gara. Quanto inciderà questa assenza per il tecnico Hütter?
"Può certamente incidere, parliamo di un giocatore titolare della Nazionale croata. È un mancino rapido e che fa gol. Un attaccante completo, e non a caso nella Croazia gioca sempre e si trova benissimo con gli altri campioni di livello assoluto di quella squadra che noi (l’Ungheria, ndr) incontreremo il 24. Onestamente credo che la sua assenza sia un grande vantaggio per l’Inter".
Che tipo di match dovrà disputare l’Inter?
"Dovrà stare molto attenta al fattore campo, sulla carta è superiore all’Eintracht. Poi bisogna che questa superiorità la dimostri anche sul campo. Giocando l’andata in Germania sarebbe molto importante fare almeno un gol. E chiaramente non prenderne più di due, altrimenti a Milano si farebbe molto dura. A ogni modo, come ho detto, il fattore campo è sempre importante".
A livello individuale, sarà anche una sfida tra i due giovani attaccanti Jovic e Lautaro Martinez. Cosa pensa di questi due attaccanti?
"Come giustamente hai detto, sono due attaccanti giovani e molto bravi. Jovic sta facendo molto bene, anche partendo a volte dalla panchina. Giovedì giocherà sicuramente dall’inizio vista l’assenza di Rebic. Allo stesso modo, Lautaro Martinez sta dimostrando che è uno che segna e che vede bene la porta. Certo, per l’Inter sarebbe stato molto importante avere a disposizione anche Icardi".
Lei è stato l’unico giocatore italiano a vestire la casacca dell’Eintracht. Cosa ricorda di quell’annata in riva al Meno?
"Intanto preciso che non giocavano in Bundesliga, ma nella Serie B tedesca. Eravamo un squadra molto forte per la categoria, che annoverava giocatori importantissimi come Komljenovic, Ekstrom e Gaudino. Io mi sono trovato bene con i compagni di squadra e i club. Stesso discorso per i tifosi, i quali sono molto calorosi. Sono stato solo un anno, avrei avuto la possibilità di restare e fermarmi lì per più stagioni, però per motivi familiari decisi di tornare in Italia. Ma voglio dire che è stata un’esperienza professionale molto importante e formativa".
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