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Rossi: "E' un'Inter infinita"

di Redazione FcInterNews
Fonte: Gianluca Rossi per TMW

L'impresa dell'Inter, capace di ribaltare a Monaco con un favolistico 3-2 lo 0-1 dell'andata a San Siro, in 15 anni di Champions, era riuscita solo all'Ajax di Van Gaal, tecnico a tempo del Bayern, che ogni volta che ci vede torna a casa con la faccia di legno. Nemmeno il cineasta più alternativo avrebbe potuto scrivere una trama del genere.
Poi c'è ancora chi domanda perché si tifa inter! Ecco perché.
E per almeno 24 ore, non voglio nessun rompiballe tra i piedi, quelli per cui una delusione dura una vita e una gioia un secondo, quelli del pelo nell'uovo, delle solite banali domande sul futuro e sul mercato. Per 24 ore voglio godermi a pieni polmoni l'Inter che continua a scrivere la storia del calcio. Si festeggia l'Unità d'Italia? Io festeggio pure quella dell'Inter e dei suoi tifosi.
La partita? Altro che partita!

Con capitan Zanetti in tribuna per febbre l'Inter azzera, nel tempo di una canzone, poco più di tre minuti, il vantaggio del Bayern col gol del solito Eto'o, servito da Pandev sul filo del fuorigioco. Ma dura poco, perché davanti ai 66.000 dell'Allianz Arena il Bayern si riporta avanti nel giro di una decina di minuti, sfruttando due errori individuali della tragicomica difesa interista. Il solito Robben con tiro da lontano obbliga al bis della papera di San Siro Julio Cesar, che si fa sfuggire il pallone nei pressi di Gomez che infila spalle alla porta. Nel primo piano sul nostro portiere si legge un italianissimo 'merda', probabilmente la cosa più carina tra quelle espresse in quell'attimo dal popolo interista. Da lì in aventi è solo Bayern che alla mezz'ora raddoppia: a centrocampo Pandev perde palla sulla pressione di Robben, che Cambiasso aiuta addirittura a far manovra verso il centro, mentre Thiago Motta devia il suo filtrante sui piedi di Muller, per il quale il 2-1 a quel punto è un gioco da ragazzi. La difesa dell'Inter scade a livelli da oratorio: Julio Cesar almeno si riscatta vincendo l'uno contro uno con Ribery, ma Ranocchia si perde ancora Robben che fortunatamente chiude sull'esterno della rete. Poi ecco la svolta degli déi del calcio: sull'ennesima conclusione di Gomez, la palla danza sulla linea e con lei metaforicamente si prolunga anche la vita dell'Inter, prima che Ranocchia e Thomas Muller in scivolata la stampino sul palo.

Nella ripresa, comincia la più incredibile delle rimonte, tutta cuore e palle d'acciaio. Per Leo serve anche l'artiglieria leggera e Stankovic lascia il posto a Coutinho, bravo ad allargare ulteriormente le maglie di una difesa tedesca tutt'altro che impeccabile.
Dopo l'ennesima chiusura di Julio Cesar su Gomez, Sneijder poco dopo il quarto d'ora trova il gol con un rasoterra chirurgico da fuori area, assistito da Eto'o nell'azione avviata proprio da Coutinho e poi ci riprova da centro-area trovando addirittura la schiena di Pandev a Kraft battuto.

Ormai è arrembaggio e Leo toglie l'ottimo Chivu per il piccolo grande Nagatomo, un altro furetto per l'assalto all'arma bianca.
Il Bayern se la fa sotto, ma tiene e sembra finita. con l'Inter però è mai finita. A due minuti dal fischio finale dell'arbitro portoghese Proença, Goran Pandev segna un gol bellissimo, su assist del solito incontenibile Eto'o. Ovviamente stavo in prima fila tra i tutti che fino a quel momento di tutto avevan vomitato addosso a Pandev, prima che proprio lui riprendesse la Champions per le orecchie.

Leonardo richiama l'eroe macedone in panchina e, mentre entra Kharja, lo stringe così forte da togliergli il fiato. Al fischio finale, ancora una volta, è tripudio nerazzurro! Ora delle comiche nel primo tempo non importa più a nessuno, come delle assenze di Milito e Pazzini, delle papere di Julio Cesar, degli errori di Pandev e di Thiago Motta. Non importa più nulla nemmeno del mio compromesso storico: uscita dalla Champions a patto di prendersi anche questo scudetto! Troppo bello restare in Europa, solo noi, e restarci in questo modo epico. E Mourinho? E' sempre uno di noi e telefona per complimentarsi, perché all'Inter la vera personalità europea l'ha data lui!
Squadra finita? No, ragazzi, squadra infinita!


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Domenica 15 dicembre