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Rossi: "L'Inter è sempre lì, a ridosso del Milan"

di Redazione FcInterNews

Sempre lì, alle calcagna del Milan, con la migliore Inter della stagione, almeno nella ripresa, capace di rimontare il Genoa fino ad annientarlo sul 5-2 finale. Nel primo tempo l'Inter ha dormito, illudendo il Genoa in vantaggio col Palacio prima di farlo a pezzi. E ad un certo punto anche i rivali si erano probabilmente illusi di poter chiudere il campionato in piena serenità, ma l'Inter c'è e chissà per quanto ci sarà ancora! Con 10 partite ancora da giocare, derby compreso, vien da pensare che ci possano essere altre occasioni per accorciare il distacco, altro che gettare la spugna, tanto più che in fin dei conti Napoli e Juve davanti al Milan hanno fatto assai meno del Genoa davanti all'Inter. La reazione spettacolare dei nerazzurri inizia con la ripresa, quando Leo cambia Stankovic con Pandev. In cinque minuti abbondanti l'Inter ha già rimontato e sorpassato i rivali grazie a Pazzini, finalmente servito nel modo giusto da Maicon, e a Eto'o, lesto a raccogliere la respinta corta di Eduardo su bolide di Pandev. 

E in successione arrivano altre tre reti, che confermano l'attacco nerazzurro come il migliore del campionato. Già prima del quarto d'ora della ripresa ecco un altro straordinario gol di Eto'o, che ruba palla a Mesto e dopo un dribbling e una finta batte Eduardo, sfondando il muro dei 30 centri personali. Poco prima della mezz'ora tocca a Pandev, liberato da Sneijder davanti al portiere, e infine al piccolo grande Yuto Nagatomo, subentrato a Ranocchia, per il suo primo gol in Italia, festeggiato con un inchino ai compagni di squadra, con la nutrita pattuglia giapponese a San Siro in delirio. A tempo scaduto chiude di testa Boselli, inserito nel finale da Carlo Regno, il sostituto dello squalificato Ballardini, pochi secondi prima del fischio finale dell'arbitro Russo. E Leonardo, saggiamente, ad un certo punto ha dato spazio anche a Kharja, a sua volta vicinissimo al gol, togliendo Ranocchia, che in settimana pare sempre infortunato e poi si ripresenta sempre in campo alla grande.

Il derby a distanza continua, ma intanto Leonardo, ancora una volta investito dalle effusioni a raffica dei suoi, si gode un altro primato personale: nessuno prima di lui aveva cominciato l'avventura su una panchina con 33 punti in 13 partite, nemmeno Mourinho con l'Inter, nemmeno Lippi e Capello con la Juve. Solo Benitez, stranamente scomparso anche nelle interviste postume, ad un certo punto aveva totalizzato un bel 33 nel girone d'andata, ma erano infortuni.


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