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Sacchi: "Bielsa è un maestro, però quei 15 minuti..."

di Redazione FcInterNews
Fonte: Gazzetta dello Sport

Dalle colonne della Gazzetta dello Sport, come ormai abitudine, Arrigo Sacchi diffonde le sue perle di saggezza e i suoi aneddoti. Oggi si è dedicato a colui che potrebbe sostituire Leonardo sulla panchina dell'Inter, anche se le ultime indiscrezioni smentirebbero questa soluzione: Marcelo Bielsa. Eco cosa Sacchi pensa di el Loco:

"Conosco Marcelo Bielsa dal 1998, quando allenavo l'Atletico Madrid e lui era il giovane allenatore dell'Espanyol. Il primo e unico incontro non fu positivo: io allenatore famoso e più avanti con gli anni, lui più giovane e poco noto in Europa. La partita era terminata con un pari (1-1) immeritato da parte nostra, mi sentii in dovere di scusarmi e complimentarmi per la loro bella gara. Bussai alla porta dello spogliatoio ed un dirigente gentilissimo mi disse che avrebbe chiamato immediatamente l'allenatore: Bielsa arrivò dopo 15 minuti, non fu educato....

In Cile è considerato un semidio, non solo per i risultati ma per il modo in cui sono stati raggiunti. Le sue squadre giocano un calcio da protagoniste e i giocatori lo seguono certi che il suo gioco sia il miglior propellente per moltiplicare le proprie qualità e le possibilità di successo. Cercano di essere padroni del campo e del pallone, tentano di imporre il proprio gioco a prescindere dalla qualità dei singoli. Bielsa pensa che il football sia uno sport di squadra e allena la squadra per migliorare il singolo e non il contrario. E' un perfezionista, vive e pensa calcio per 24 ore, ha una sola certezza: si può sempre fare di più e meglio.

E' molto esigente, non è un gestore, è assolutamente un maestro convinto delle proprie idee, intuizioni e sensibilità. Le sue squadre sono caratterizzate e armoniose, vedendole si capisce che l'allenatore è Bielsa. I concetti generali sono evoluti, i moduli cambiano a seconda delle caratteristiche dei singoli. Il collegamento ed il posizionamento dei giocatori è curato nei particolari (sempre undici in posizione attiva con e senza palla), la transizione è buona e veloce, il ritmo e le conoscenze collettive elevate, il pressing devastante. Suerte Marcelo nonostante quei 15 minuti di attesa...".


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