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Sacchi: "Inter squadra di solisti. Mancini capace, ma..."

di Alessandro Cavasinni
Fonte: Gazzetta dello Sport

"Il Milan ha vinto meritatamente dopo un primo tempo con difficoltà. Il 3-0 finale condanna l’Inter sprecona del primo tempo che si è disciolta nel secondo". Lo sostiene Arrigo Sacchi, che scrive così sulla Gazzetta dello Sport: "Entrambe le squadre dovranno migliorare gioco e collettivo. L’Inter di Mancini, dopo i buoni risultati iniziali ottenuti prevalentemente grazie allo stato di forma e alla qualità dei singoli, oltre che all’abilità tattica e gestionale di Roberto, ora sta vivendo un momento assai difficile. Mancini è allenatore capace che vorrebbe vincere e convincere con un gioco spumeggiante e divertente. Purtroppo per realizzare ciò si è affidato a molti giocatori abili e forti, ma in difficoltà quando devono giocare per il collettivo. Oggi il calcio totale non è un optional, ma è una necessità e l’ingaggio di calciatori con queste caratteristiche agevola il tecnico. In generale, l’Inter gioca a specchio del rivale confidando nella qualità dei singoli, ma così facendo non forma una squadra e tanto meno produce gioco. I nerazzurri in fase di non possesso collaborano poco e il posizionamento non è sempre ottimale: il riferimento principale è l’avversario in una lotta uno contro uno. Mentre in fase di possesso ci si affida al dribbling e alla fantasia del singolo o alle ripartenze, ma essendo gli interpreti dei solisti, ognuno si muove per proprio conto, quasi mai smarcandosi con i tempi giusti". 

 


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