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Sacchi: "Mancini tra gli ottimisti, rischia e cresce con la sua Inter. Razzismo? Vi spiego con chi ce l'avevo"

di Daniele Alfieri

"Li chiamo gli ottimisti. Quelli intelligenti capaci di rischiare. Chi sono? Eusebio Di Francesco che guida il Sassuolo, Sinisa Mihajlovic della Samp, lo stesso Roberto Mancini che sta crescendo con la sua Inter. Stefano Pioli che allena la Lazio e si è motto evoluto. E poi c'è Maurizio Sarri, lì ha a disposizione solo un paio di giocatori veramente da serie A, ma ha allestito la squadra più armoniosa e con più conoscenza del campionato". Questa l'analisi di Arrigo Sacchi sulle pagine del settimanale Sette allegato al Corriere della Sera. Una battuta sul ct Antonio Conte, indagato per frode sportiva: "Io non sono moralista. E Conte è il più bravo di tutti. Un consiglio per lui? Nelle squadre ai vertici della serie A gli italiani sono pochissimi. Giustamente lui sta lavorando sui nuovi".

Tornando alla polemica per il presunto razzismo dell'ex tecnico del Milan: "Un giornalista mascalzone senza dignità ha voluto travisare una mia considerazione sul commercio vigliacco di giovani africani. Mi riferivo alla pratica diffusa in alcuni club di comprare gruppi di ragazzini senza averli visionati. Li portano in Italia e poi li abbandonano al loro destino, gonfi di sogni irrealizzabili. E un'operazione che probabilmente nasconde anche qualche illecito finanziario. Il calcio italiano - aggiunge Sacchi - è al culmine dell'ignoranza e della disonestà. Abbiamo aperto le frontiere in modo sfacciato. Andiamo avanti con la logica per cui, se una squadra non segna, si va a caccia di un attaccante in giro per il mondo invece di concentrarsi sul gioco. L'ho detto anche a Berlusconi se vuoi evitare di buttare milioni di euro parti dal gioco".


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Domenica 15 dicembre