Sacchi: "Nazionale, per prima cosa sceglierei giocatori intelligenti"
Arrigo Sacchi ne ha per tutti dopo l'esordio ufficiale stentato della nuova Nazionale di Roberto Mancini, che ieri ha acciuffato il pari contro la Polonia dopo essere andata sotto nel punteggio. Il bersaglio facile è Mario Balotelli, non al meglio e per questo poco lucido nelle scelte: "Gli direi che si gioca di squadra - ha detto l'ex tecnico del Milan a Radio Deejay -. Bisogna avere poche idee ma chiare. Il calcio è uno sport collettivo e l’intelligenza conta più dei piedi. Quindi, per prima cosa sceglierei giocatori che abbiano intelligenza. Serve generosità, passione e professionalità. Tutti hanno la macchina, ma per farla muovere serve la benzina. E nel calcio la benzina è l’intelligenza, la passione, la professionalità. Ecco, diciamo che basta lo spirito di squadra: già quello ti fa essere una persona degna".
Sacchi, alle fine della chiacchierata con Caressa a Zazzaroni, non risparmi nemmeno la Figc: "La Federazione, con le sue idee e la sua visione, conta più della squadra e dell’allenatore, come la squadra conta più del singolo. Invece questo è un Paese in cui il singolo conta di più: e la Federazione non impone regole perché si cerca il potere più che un progetto utile al calcio. Cerchi di non farti mai nemici, accontenti tutti così non accontenti mai nessuno. Al nostro calcio manca l’orgoglio: oggi fare il ct della nazionale è ancora più difficile".
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