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Sacchi, tanti elogi per Longo. E all'Inter consiglia...

di Christian Liotta

La prova monstre di Samuele Longo nella partita di ieri contro il Milan strappa gli elogi accorati di Arrigo Sacchi. L'ex ct della Nazionale, nell'esaltare le doti del ragazzo dell'Inter, lancia anche un duro atto d'accusa contro la mentalità italiana che attanaglia le giovani leve: "Longo in un altro Paese giocherebbe già, in un paese dove esiste una richiesta. Quando ero direttore tecnico al Real in campo scendevano 6 Palloni d’oro, Beckham, Casillas, Roberto Carlos e tutti gli altri. Il pubblico brontolava perché non giocavano gli spagnoli e soprattutto i giovani della cantera. In Italia, è sempre la solita storia e la richiesta è sui risultati, sull’immediato: quale dirigente o allenatore, sapendo che dopo due partite negative sarebbe crocifisso, rischierebbe?".

Aggiunge Sacchi, come riporta Sport Mediaset: "Il problema è che andando “sul sicuro”, spesso si creano anche effetti devastanti effetti sul bilancio economico, non solo sui progetti di gioco. Longo, e non solo lui, è penalizzato da questa situazione, è un giovane interessante, già Under 19, che ha segnato al debutto in Under 21. Un attaccante moderno che, a delle qualità tecniche, abbina la capacità di mettersi totalmente a disposizione della squadra. Ed è un ragazzo molto serio, altro aspetto importantissimo. E’ ancora un po’ timido, ma è di sicura prospettiva". 

Infine, anche un consiglio all'Inter: "Deve costituire un progetto di gioco, non uno dei puzzle che sono troppe volte le squadre italiane, progetti incompiuti in cui i giovani soffrono di più. Non è casuale che nella nostra Under 21 di quest’anno avessimo 5 giocatori del Pescara: perché il Pescara, quest’anno, ha dato al gioco la leadership di tutto. E allora consiglierei di pianificare a lungo termine, di cercare un gioco divertente in cui un giovane promettente come Longo e altri come lui possano entrare: e sarebbero molto, molto facilitati nell’esprimere le loro qualità".


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