Salvatore Esposito: "Pio può arrivare lontano, ha un potenziale enorme. Sogno la Nazionale con lui e Sebastiano"
A margine dll'inaugurazione del campo da calcio restaurato a loro spese, a Castellammare di Stabia, la loro città di provenienza, dove hanno dato i primi calci ad un pallone, Salvatore e Sebastiano Esposito si sono soffermati con Sky Sport per parlare della loro splendida iniziativa e non solo. "All'inizio il campo era di cemento e pietre, io mi sono rotto due denti in una porta, Salvatore un braccio: era pericoloso - le parole dell'attaccante dell'Empoli -. Poi qualche anno fa, il Comune l'ha rifatto simile, ma quello che abbiamo fatto noi è più bello. Qua abbiamo fatto tutto, abbiamo imparato a vivere. Qua ci sono tanti talenti, ma diversi si sono persi". Gli fa eco il fratello maggiore: "Questo deve essere un mezzo per i ragazzi affinché scelgano la strada giusta, quello dello sport".
Parlando del fratello più piccolo, Francesco Pio, il maggiore, che è anche suo compagno allo Spezia, ha aggiunto: "Lo sto crescendo bene, è un ragazzo con la testa sulle spalle. Ha un potenziale enorme, lavora tantissimo per sfruttarlo. Sa che la strada è lunghissima e sa che deve stare con i piedi per terra. Per me, può arrivare lontano. Sarebbe fantastico giocare tutti e tre insieme nella stessa squadra, magari con la maglia più bella del mondo, quella della Nazionale. E' un sogno, ci proveremo".
La chiosa è affidata a Seba: "E' più facile che lo Spezia salga in A rispetto alla salvezza dell'Empoli, non posso dire diversamente se no D'Aversa mi ammazza - dice col sorriso -. Il mister è scaramantico, io di più. Lukaku? Ci ho giocato contro qualche settimana fa, ci vogliamo bene. Spero faccia qualcosa di bello a Napoli perché è una bella piazza. Poi c'è il mister (Conte, ndr) che lo sa gestire".