.

Salvini: "Conte? Esiste solo quello sulla panchina dell'Inter e lo rispetto. Derby perso meritatamente dal Milan"

di Stefano Bertocchi
Fonte: TMW

"Non mi risulta si sia giocato alcun derby. Campionato sospeso, ci sono state delle amichevoli". Sulle frequenze di TMW Radio, Matteo Salvini prova ad utilizzare l'ironia per cancellare la delusione del derby perso dal suo Milan.

Come sta Salvini dopo il derby?

“Come sempre dopo aver perso un derby meritatamente. Mi spiace per mio figlio dopo aver visto il Milan di Capello e Sacchi hai praticamente visto tutto. E’ brutto trascinarsi in questa mediocrità. Cambiano giocatori, allenatori e dirigenti, ma non i risultati. Non è una questione di vittorie. C’è modo e modo di perdere. Qua si fanno più passaggi indietro che in avanti. C’è un centrocampo che non partorisce un pallone neanche sotto tortura. Abbiamo comunque enormi margini di miglioramento, difficile fare peggio”.

Su Giampaolo:
“In uno sport e paese normale si aspettano almeno 14 giornate per dare un giudizio. Da tifoso dico che è preoccupante che si cambi modulo e giocatori ogni volta. Dal derby mi porto via un Leao che qualche sprazzo lo ha dato e un Theo Hernandez che vale otto Rodriguez. Spero la società abbia le idee chiare perché i problemi e le soluzioni partono dai vertici. Quindi se hai le idee chiare in alto le vedi in campo”.

Su Piatek:
“E’ chiaro che se ti arrivano due palloni giocabili è difficile fare l’attaccante. Poteva far meglio di testa sul cross di Leao. Ma arriviamo a dieci tiri nello specchio da inizio stagione o no? Piatek rischia di fare il palo della luce. Se non giochi a pallone è difficile fare gol. Abbiamo preso una rete che neanche in promozione con l’Inter. C’è qualcosa che non va a livello tattico”.

Ci sono differenze con il Milan dello scorso anno?
“Non vedo differenze con il Milan di Gattuso. Io sono per il solido e vincente 4-4-2”.

Sull’interruzione di Orsato per i “buu” a Dalbert:
“Ha fatto bene e detto questo ovviamente l’educazione viene prima di tutto. Poi c’è da dire una cosa: per il “buu” di colore fermiamo la partita e il “buu” al bianco? E’ chiaro che vai allo stadio e non alla Scala. Un vaffa può scapparti senza guardare il colore. Era un ambiente diverso prima. C’era una sana rivalità. Finita la partita ti bevi un caffè e andavi a casa. I buu li avrei riservati a tanti giocatori bianchi sabato sera (ride, ndr)”.

L’Inter è da Scudetto?
“Da milanista non posso che augurarglielo (ride, ndr). Vedo anche un buon Napoli e una buona Juventus. Noi del Milan abbiamo fatto finta di non essere competitivi fino a oggi”.

Tra i due Conte quale l’ha fatto soffrire di più?
“Per me ce ne sta uno solo, quello in panchina dell’Inter. Lo rispetto e non è un voltagabbana”.

VIDEO - GABIGOL SEGNA IN OGNI MODO: STAVOLTA IL TIMBRO È DI TESTA


Altre notizie