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Samardzic, parla l'ex ct: "Dagli il pallone tra i piedi e lui sorriderà. Ma bisogna credere in lui senza fretta"

di Egle Patanè

È Lazar Samardzic il prossimo acquisto dell'Inter. Un rinforzo che i tifosi nerazzurri stanno attendendo di accogliere con impazienza. A parlare del classe 2001, ancora (per poco) dell'Udinese è Michael Feichtenbeiner, 63enne allenatore tedesco oggi commissario tecnico della nazionale del Myanmar che nel 2017 accolse nel suo gruppo prima della Germania Under 16, poi Under 17, un giovanissimo e 'fantasioso' Lazar: "Dagli il pallone tra i piedi e lui sorriderà. Lo vuole in ogni momento, anche se sotto pressione. Basta questo per renderlo felice" ha detto alla Gazzetta dello Sport.

"I primi giorni era un po' timido. Ma appena entravamo in campo e c'era un pallone...". Inizia così il racconto che il tecnico fa di quel ragazzino che sin dalle prime si dichiarò "tranquillo nel prendersi la responsabilità dei calci piazzati" come spiega: "Era nuovo, parlava poco eppure non ha dubitato un secondo". 

Il passato da numero 10:
"Lo considero un centrocampista estremamente tecnico. Con noi rendeva al meglio in quella posizione, era creativo ma aveva anche buone qualità in fase difensiva. E segnava tanto: mi sono accorto di un dettaglio da non trascurare... Sa analizzare perfettamente la posizione del portiere. Può segnare da ovunque perché legge benissimo la situazione. È sintomo di grande intelligenza calcistica, la stessa che dimostra quando ha la palla tra i piedi: ha sempre avuto doti straordinarie nell'interpretare la partita, nel trovare i compagni liberi anche sotto pressione. Sia nel breve sia nel lungo, è bravissimo a trovare i compagni tra le linee".

L'avviso all'Inter:
"È un giocatore al quale va dato tempo, ci vuole pazienza: bisogna credere in lui, senza avere fretta. Non so dire se Lazar era il più forte tra quelli che allenavo io in quella squadra. Ce n'erano tanti bravi come Adeyemi, Tillman e molti altri che giocano in Bundesliga. Ma in termine di visione, creatività e tecnica, era il più talentuoso. Ho perso un po' i contatti con i miei ragazzi. Ma li seguo sempre e sono sicuro che Samardzic si imporrà anche all'Inter".

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