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San Siro, Fedrighini: "Chiesta una convocazione urgente di un Consiglio comunale straordinario sullo stadio"

di Redazione FcInterNews.it

All'indomani del summit tenutosi ieri a Roma tra Inter, Milan e il sindaco di Milano Sala, alla presenza dei Ministri Giuli e Abodi, Enrico Fedrighini contesta il mancato coinvolgimento del Consiglio Comunale sul tema nuovo San Siro, annunciando una convocazione urgente. "Ormai è chiaro: per i fondi immobiliari proprietari di Milan e Inter esiste un unico potenziale ostacolo sulla strada dell’agognato business immobiliare da realizzare sulle aree pubbliche di San Siro: un "pronunciamento disobbediente" del Consiglio comunale di Milano - si legge in un post su Facebook del Consigliere del Gruppo Misto -.  I distributori di veline sono già pronti a dire che il Consiglio si è già espresso nel 2019; che non occorre tornare in aula; che le decisioni dei club e della Giunta rispetteranno le indicazioni del Consiglio. Li capisco, tengono famiglia, devono obbedire. Ma non è così.

Nel giugno 2024 Webuild consegna un progetto di ristrutturazione dello stadio ai club e al sindaco Sala (“E’ straordinario” il suo commento): 350 milioni di investimento per uno stadio da 70.500 posti. Questo progetto riguarda un immobile di proprietà comunale, cioè dei cittadini milanesi. Quanti documenti relativi a questo progetto di ristrutturazione vengono trasmessi al Consiglio comunale eletto dai cittadini milanesi? Zero.

Poche settimane dopo, le società finanziarie proprietarie dei club comunicano alla stampa che la ristrutturazione dello stadio Meazza è, a loro avviso, economicamente dannosa perché costerebbe 700 milioni di euro anziché 350; quindi è più conveniente costruire un nuovo stadio accanto al Meazza con tutte le nuove funzioni commerciali private annesse e connesse. Documenti, atti e analisi consegnati o accessibili ai consiglieri comunali per comprovare il presunto danno economico della ristrutturazione di un immobile di proprietà comunale? Zero.

Poco dopo, sempre sui media viene annunciato un incontro delle società finanziarie proprietarie dei club e del sindaco con la Soprintendenza, per capire quanto sia possibile demolire lo stadio Meazza in base al vincolo ipotizzato sul secondo anello. Coinvolgimento del Consiglio comunale eletto dai cittadini nel rapporto istituzionale con il Ministero dei beni Culturali per una iniziativa riguardante il futuro di un immobile e un’area di proprietà comunale? Zero.

I club comunicano alla stampa l’intenzione di acquistare il Meazza e l’intera area circostante; il sindaco incarica l’Agenzia delle Entrate di effettuare la perizia che stabilirà il valore del Meazza e delle aree pertinenziali che lo circondano. Coinvolgimento del Consiglio comunale nell’esprimere indirizzi circa l’opportunità o meno di vendere lo stadio e la vasta area di proprietà comunale? Zero.

In queste ore apprendiamo, sempre dalla stampa, che a Roma si è svolto un incontro fra il sindaco, i rappresentanti delle società finanziarie proprietarie di Milan e Inter e la soprintendente milanese Carpani, per presentare ai ministri Giuli e Abodi la proposta di costruire un nuovo stadio sviluppando le aree circostanti e rifunzionalizzando il Meazza secondo alcune "linee guida" condivise tra i club e la sovrintendente. Documenti trasmessi o disponibili al Consiglio comunale su tale proposta e sulle “linee di indirizzo” condivise fra i club e la sovrintendente? Zero.

Insieme a diversi colleghi consiglieri ho chiesto un’urgente convocazione di un Consiglio comunale straordinario sul tema stadio per consentire ai rappresentanti dei cittadini di esprimersi. Perché non stiamo semplicemente parlando di un importante progetto urbanistico, o di quale Milano vogliamo lasciare in eredità ai nostri figli. Stiamo parlando anche di profonda degenerazione della democrazia rappresentativa". 


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