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San Siro, in scena anche l'ex avvocato di Sala: Nespor insidia il progetto di Inter e Milan

di Christian Liotta

Aveva difeso l'attuale sindaco di Milano Giuseppe Sala nel processo sull’Expo 2015. Ma adesso l’avvocato Stefano Nespor, insieme al collega del suo studio Federico Boezio, va contro i piani del primo cittadino e cerca di mettere i bastoni tra le ruote al progetto di Milan e Inter di realizzare un nuovo stadio nell’area di San Siro con conseguente parziale demolizione del Meazza, un progetto che vede Sala favorevole e desideroso di chiudere l’accordo con i club su cessione del terreno e sì al nuovo impianto entro l’estate. Come riporta il quotidiano Il Giorno, nella giornata di ieri, con una nota, Nespor ha provato a porre una serie di paletti al progetto di Milan e Inter, paletti che potrebbero rallentare l’iter per arrivare all’accordo con il Comune sul caso San Siro, visto che si parla di "concorso pubblico" e "possibili soluzioni progettuali alternative" obbligatori per legge. I due avvocati citano la normativa del febbraio 2021 e sottolineano che "il soggetto che propone l’intervento non può più essere un’associazione sportiva e, poiché questo comporta la cessione di aree e immobili di proprietà comunale, dovrà essere scelto a seguito di una procedura concorsuale".

Inoltre, i partecipanti alla procedura pubblica dovranno presentare un progetto di fattibilità tecnica ed economica ove siano analizzate "le possibili soluzioni progettuali alternative" anche sotto il profilo qualitativo e ambientale: in poche parole, chi vuole prendere parte alla corsa dovrà presentare anche un progetto per la ristrutturazione, e non la parziale demolizione, del Meazza. Solo dopo questa procedura, i legali affermano che sarà possibile procedere al trasferimento della proprietà dello stadio e delle aree dal Comune ai due club.


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