Scanziani: "Mazzarri, sconfitta anche del nostro calcio. Ma Mancini ha le qualità giuste per guidare l'Inter"
L'ex giocatore dell'Inter Alessandro Scanziani esprime il proprio punto di vista sul cambio tecnico in casa Inter per il sito socialcalcionews. Ecco le sue parole:
"Fermo restando che non sono d’accordo sugli esoneri degli allenatori in generale, sono contento soprattutto per il Mancio, allenatore, ex compagno e amico. Purtroppo siamo abituati a questo andazzo. Pensavo che l'Inter tenesse duro, che avesse un programma di società e di squadra con il suo mister, ma i risultati poco confortanti o inferiori alle aspettative e i fischi dei tifosi, hanno condizionato anche un presidente come Thohir, che arriva da un altro continente, con un altra cultura sportiva. Ma il nostro calcio “tritatutto” lo ha condizionato, collaboratori, giornali e tifosi sono stati più “forti” di lui, che fino a ieri ha sempre dichiarato che si sarebbe proseguito con Mazzarri, a cui non meno di 6 mesi fa ha rinnovato un contratto abbastanza oneroso. E’ la sconfitta di tutti. Società, allenatore, squadra, tifosi, non ultimi i media sportivi e non e del nostro calcio in generale.
Ma questo purtroppo è il nostro calcio, la nostra cultura sportiva, si pensa e si spera che basti cambiare il mister, che come d’incanto i giocatori guariscono, o non si infortunano più, cominciano a giocare al 100% delle loro potenzialità, e magari anche la fortuna inizia a sorriderti. Se i risultati sono negativi la responsabilità è dell’allenatore, se invece sono positivi, i giocatori rendono al massimo, il merito è di loro stessi, di chi li ha ingaggiati.
Ora la palla passa al Mancio.
Altro contratto molto oneroso, si parla di un importo di circa 4 milioni di euro netti per 2 anni, oltre allo stipendio di Mazzarri, l’investimento della società non è assolutamente da trascurare, calcolando il lordo. Forse prendere qualche giocatore migliore sarebbe stato più opportuno.
Veniamo al Mancio. Ha tutta la mia stima, in generale ha fatto bene in ogni squadra in cui ha allenato, conosce molto bene l’ambiente Inter, spero e credo che siano molto contenti i tifosi e che quindi possano dare un contributo in termini di tifo e incitamento e non di fischi.
Conoscendo la sua filosofia di gioco e la sua ricerca di avere un squadra protagonista e quindi comandare la manovra, penso e spero che entri immediatamente in sintonia con i giocatori, che riesca a farsi capire subito e a stimolare un gruppo che potenzialmente può fare di più di quanto dimostrato fino ad ora. Credo che cambi anche il modulo, che possa passare ad una difesa con 4 giocatori in linea, 3 centrocampisti, un fantasista, e qui lui se ne intende, e 2 punte.
Primo problema, oltre ad instaurare un ottimo rapporto di fiducia, di stima reciproca e riuscire a stimolare i giocatori, sarà quello di convincerli che possono giocare con qualsiasi modulo, che non è quello che fa vincere o perdere le partite, ma che è la propria qualità messa al servizio dei compagni a fare la differenza.
Questa squadra, la sua storia lo dimostra, ha bisogno di un “condottiero”, di un allenatore che sappia farsi rispettare da tutti, dai giornalisti, dalle tv più o meno private, da uno di carattere e leadership. Il Mancio queste qualità le ha tutte. Ha fascino, competenze, carisma, una discreta autostima. Sono certo che saprà conquistarsi la simpatia di tutti i giocatori, per il suo trascorso da grande giocatore, per la sua carriera da allenatore, oltre che in Italia anche in Inghilterra. Se riuscirà ad entrare nella loro testa, a coinvolgerli nel “suo” progetto di squadra, a entrare in empatia con ciascuno e quindi con tutti allora sono certo che ognuno metterà le sua abilità a disposizione della squadra. Primo passo per vincere le partite e risalire in classifica per centrare gli obiettivi che lui e la squadra si daranno. Mancio sa che si deve conquistare la fiducia dei giocatori e anche dei tifosi, tutto quello che di ottimo ha fatto all’Inter negli anni precedenti conterà poco, conterà solamente all’inizio, poi i tifosi saranno impazienti, loro vogliono vincere subito, il blasone della società lo impone. Questa è la nostra cultura. Tutto e subito. Ma per creare una squadra che possa essere ai vertici per anni occorre avere pazienza, programmare e molta fortuna".