Scarpini: "Strama è un top, così ha rilanciato l'Inter"
Dal proprio editoriale su TMW, la voce di Inter Channel che accompagna l'Inter in giro per il mondo, Roberto Scarpini, parla così tra derby e non solo: "La prima considerazione che mi sento di fare riguarda il mercato nerazzurro. Se ne è parlato tanto e molto spesso a sproposito. La verità è che l'Inter è stata regina del mercato nell'estate appena trascorsa acquistando giocatori con una spesa contenutissima e liberandosi di ingaggi pesanti. Contratti che purtroppo, avverbio quanto mai opportuno per gli eroi del triplete, non facevano ne potevano più far parte del futuro del club. Si è abbassata l'età media della rosa accrescendo la qualità di ogni reparto. Portiere, difesa, centrocampo e attacco. Handanovic è ormai da anni tra i migliori della serie A. La sua grande opportunità è l'Inter e all'Inter arriva nel momento più importante della sua vita da atleta. In difesa anche grazie alla crescita esponenziale di Juan Jesus e al cambio di modulo avvenuto in corsa, pare che si possa aver trovato il bandolo della matassa. A centrocampo è un Guarin sempre più in forma che domina e che, col Neftci, si è giovato della corsa dei ritrovati Mudingayi e Obi.
Senza tralasciare il contributo di Gargano che in campionato con la Fiorentina ha fatto capire al mondo per quale ragione a Napoli si divertissero con l'assonanza con uragano. Corsa, fosforo e carattere. Infine l'attacco, con le new entry Cassano e Palacio. Se per "fantantonio" parlano goal e assist (perché si è analizzato lo scambio con Pazzini solo dopo Bologna Milan?) per "don Rodrigo", parafrasando Ligabue, il bello deve ancora venire. E chissà che non si cominci proprio nella sera del Derby, dopo un infortunio che di fatto gli ha fatto saltare le ultime sei gare. L'artefice di questa squadra è una società, che nelle persone di Branca e Ausilio, ha cercato di mettere Andrea Stramaccioni, a mio avviso quello che sarà un grande delle panchine, nelle migliori condizioni per sfruttare il proprio ingenio. Lo chiamo il dodicesimo uomo in campo proprio perché sta lavorando per far ricominciare un gruppo quasi da capo senza però traumi, inserendo giovani nello scheletro composto dai senatori e plasmando la squadra ai singoli talenti, il modulo alle individualità.
Dalla sua parte c'è anche il gran lavoro fatto dal punto di vista mentale con alcuni dei giocatori che hanno deluso nella passata stagione. Un esempio su tutti è quello di Andrea Ranocchia ripartito con il carattere e con le prospettive che lo avevano portato a vestire la maglia dell'Inter. Questa sera è tempo di derby, il 45° con in campo Zanetti, il meno sentito dal pubblico rossonero nell'era Berlusconi (lo dicono i numeri non io), quello a cui entrambe le squadre arrivano dopo una vittoria europea. Immagino però, che essendo in Champions quella del Milan, conti più della nostra e che questo risultato renda automaticamente i rossoneri i favoriti nella stracittadina. In bocca al lupo ai nostri dunque perché al Meazza, nella mini bolgia rossonera, ve ne sarà bisogno. Per questa settimana Milano è capitale, ma avremo tempo per parlare anche di Roma, Torino, Genova, Conte e sconti, nelle prossime settimane. Buon derby a tutti".