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Sconcerti: "Agnelli, Conte e Bonucci non sono esempi per nessuno. Litighino pure"

di Mattia Zangari

I comportamenti poco edificanti di cui si sono resi protagonisti Agnelli, Conte e Bonucci hanno impatto zero sulla platea che ha assistito a Juve-Inter o è stata raggiunta dalla schegge di immagini circolate sul web pur dopo la semifinale di ritorno di Coppa Italia. A sostenerlo è Mario Sconcerti, nel suo editoriale per Calciomercato.com: "Vorrei rassicurare Agnelli, Conte e anche Bonucci che leggo dispiacersi per i litigi di Torino: possono fare quello che vogliono, mandarsi a quel paese all’infinito, non arriveranno mai a essere un cattivo esempio - spiega il giornalista -. Perché non sono per natura nessun esempio. Hanno un ruolo che serve ad altro. Avete mai trovato qualcuno che prenda davvero esempi dal calcio? E per cosa? Per mandarsi a quel paese? Basta andare per strada, aprire un social, sentire una radio, parlare tra amici. Qualcuno pensa che un allenatore o un presidente possa rappresentare una pietra miliare nella vita dei nostri figli? Il mio esempio di vita è Conte! Non l’ho mai sentito dire da nessuno. Ho sentito dire che è bravo e certamente ricco. Ma un esempio mai. Quindi tranquilli, non c’è contagio, se volete sfogarvi fatelo, ogni tanto serve. Non mettete in crisi nessuna religione. Anzi, a dire il vero, non vi conosciamo proprio e siete voi che avete scelto di non farvi conoscere. Mai partecipato alla nostra vita, parei su problemi tipo lavoro, ambiente, la gente, la pandemia, la miseria, la vita. No, vi fate giustamente i fatti vostri, questo sì che è un esempio. Perchè dovremmo allora farci anche noi quello che già vi fate così bene da soli?". 


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