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Sconcerti: "Inter e Milan, uno stadio per due non è lungimiranza ma braccino corto"

di Christian Liotta

Scetticismo. Questo è quanto esprime Mario Sconcerti per Calciomercato.com sul nuovo stadio di Milano ancora in condivisione tra Inter e Milan: "Se a Sesto c’è tanto spazio perché non farne due vicini, ma ognuno con il proprio stadio. Qual è l’affare, qual è il vantaggio? E’ questo che vorrei sapere da Inter, Milan e sindaco di Milano. Io non ho suggerimenti, ho domande. Non è un problema di soldi, con un miliardo due stadi c’entrano. Di cosa discutiamo? Uno stadio non si fa in Piazza del Duomo, si fa in periferia, com’era San Siro settant’anni fa. Il discorso è oggettivo: una squadra, uno stadio. Come si fa a mescolarsi, a tifare nello stesso posto in cui hanno tifato i tuoi avversari? La mia impressione è che ci stiamo adattando a una soluzione che non abbiamo scelto noi, ma altri, americani, inglesi, cinesi, al posto nostro. Non c’è grande squadra al mondo che divida la propria casa. Se avviene a Milano temo non sia lungimiranza, ma braccio corto". 


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