Sconcerti: "Inter, un Hakimi mancino e un regista per il salto di qualità. Zhang? Debito poco sostenibile"
Vicina a vincere il 19esimo scudetto della sua storia, dopo un girone di ritorno dominato in lungo in largo, l'Inter rimane lontana dall'élite europea. A sostenerlo è Mario Sconcerti, ospite di TMW Radio: "E' una squadra estremamente brillante ora, difficilmente migliorabile e non la vedo tra le prime quattro d'Europa - le parole del giornalista -. E non credo che nemmeno la società chiederà di arrivare in semifinale il prossimo anno. Gli manca un Hakimi sulla fascia sinistra e un regista. Così faresti un salto di qualità importante. Altrimenti credo che a parte Lukaku, da cui è facile dipendere, il vero fuoriclasse puro sia Lautaro, che sta crescendo a vista d'occhio. Io, se fossi il Chelsea, prenderei lui e non Lukaku".
Sconcerti, infine, spende una battuta per parlare dei piani futuri dell'Inter a livello societario, nelle ore in cui Steven Zhang è arrivato a Milano per fare chiarezza: "Credo che ora il debito che ha sia poco sostenibile, vedremo cosa accadrà. Quando il debito arriva a un certo livello, è difficile tornare indietro".
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