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Sconcerti: "L'Inter non è una grande squadra, ma è..."

di Alessandro Cavasinni
Fonte: Corriere della Sera

Come di consueto, arriva dalle colonne del Corriere della Sera il punto sul campionato di Mario Sconcerti. Ecco uno stralcio che riguarda i nerazzurri. "L’Inter compie la sua accelerazione, adesso è 'scandalosamente' prima con 2 punti di margine. Bisogna pur chiedersi quanto valgono, cosa stia accadendo rispetto alla logica del calcio spettacolo che molti considerano l’unica in grado di portare risultati. La prima risposta è che l’Inter non è una grande squadra ma è un grande avversario per tutti. Ci giochi male contro. È fisica, salti a fatica le linee di difesa e centrocampo, ti tiene sospeso perché ha comunque uomini di classe davanti. Chi pensa di averci preso confidenza, si ritrova improvvisamente sotto, magari con un gol di Biabiany, uomo che non era in agosto in nessuna geografia interista. L’Inter non è brillante ma può diventarlo quando i solisti si agitano, in compenso è sempre compatta. Provate a non pensare alla bellezza dell’Inter, pensate alla difficoltà di chi ci gioca contro. È grande. L’Inter gioca una specie di catenaccio lungo tutto il campo. Non dà soluzioni, bisogna andare al corpo a corpo, e lì è spesso più forte. Se il teorema è corretto, si vedrà a Napoli, partita dura. Il Napoli è un po’ stanco ma insistente. Non prende gol da 5 gare, ha recuperato 7 punti all’Inter in 8 partite, ha vinto tutti gli scontri diretti. L’unica debolezza sono le proteste di Sarri, che qui manifesta la poca esperienza. Chi vince sta zitto, non tocca le acque".


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